Incoronazione di re Carlo III, tutto quello che c’è da sapere

Photo (Victoria Jones/Pool via AP)

LONDRA – Manca poco all’incoronazione di re Carlo III, un momento storico che ha puntato i riflettori internazionali su Londra. Stamattona alle 11 (le 12 italiane), re Carlo sarà infatti incoronato insieme alla regina consorte Camilla in una cerimonia nell’abbazia di Westminster. L’investitura sarà parte di un lungo fine settimana ricco di festeggiamenti per il nuovo monarca e per i cittadini della Gran Bretagna. Al fianco di Carlo e Camilla ci sarà la quasi totalità della famiglia reale. Il principe William e Kate Middleton parteciperanno all’incoronazione insieme ai loro tre figli: George, Charlotte e Louis. Buckingham Palace ha rivelato che il principe George, 9 anni, giocherà un ruolo fondamentale nella cerimonia. poiché è stato nominato come uno dei quattro paggi d’onore all’incoronazione di suo nonno. Dopo una fase di incertezza, il principe Harry ha confermato la sua presenza all’Abbazia di Westminster, mentre Meghan Markle resterà a casa in California con i figli della coppia: Archie e lilibet. Presenti all’incoronazione anche i fratelli di re Carlo, la principessa Anna, il principe Andrea e il principe Edoardo con le rispettive famiglie. La lista degli invitati, duemila in tutto, comprende anche altri membri delle altre famiglie reali (tra cui quella di Spagna, Danimarca, Belgio, Norvegia e Giappone) e vari capi di Stato. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, e il nuovo primo ministro scozzese, Humza Yousaf, oltre a leader mondiali tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e molti altri. Inoltre, la tradizione vuole che alla cerimonia di incoronazione partecipino anche alcuni membri del pubblico, motivo per cui sono stati selezionati circa 850 cittadini britannici che si sono distinti per le loro azioni di beneficenza.

A differenza della precedente incoronazione, tenutasi per Elisabetta II nel 1953, re Carlo optò per una cerimonia più piccola, più breve e più “multiculturale”, capace di riflettere – come da sua richiesta – la nazione britannica così com’è nel 2023. Nel comunicato diffuso da Buckingham Palace in occasione della conferma della data dell’incoronazione, si è affermato che, mentre la cerimonia “mantiene una struttura simile da oltre mille anni”, quella di re Carlo “conterrà gli stessi elementi fondamentali” ma sarà anche riconoscere “lo spirito dei nostri tempi” e “riflettere il ruolo del monarca nella società odierna e la sua visione di una monarchia più piccola e moderna”. La giornata inizierà con una processione di stato da Buckingham Palace all’Abbazia di Westminster, seguita da un’altra processione nell’abbazia, il riconoscimento del re, l’unzione, il giuramento, l’omaggio e infine la processione finale dall’abbazia al palazzo.Sebbene la cerimonia in sé non abbia scopo costituzionale, ha un significato religioso.

Il giuramento di incoronazione, in cui il monarca giura di governare i popoli del Regno Unito e dei Regni del Commonwealth “secondo le rispettive leggi e costumi” è l’unico aspetto della cerimonia richiesto dalla legge. La formulazione di questo giuramento si è costantemente evoluta per riflettere i cambiamenti nella composizione territoriale del Regno Unito e del Commonwealth. A questo proposito, una delle modifiche più controverse apportate da re Carlo arriva con il tradizionale giuramento del sovrano di essere “difensore della fede che sostiene i diritti della Chiesa d’Inghilterra”. Questo è un punto dolente per il monarca, che già nel 1994 disse che avrebbe preferito essere un “difensore della fede”, nel senso che voleva difendere tutte le religioni in generale piuttosto che la Chiesa d’Inghilterra in particolare. In un discorso dopo il funerale di sua madre a settembre, si è impegnato a “proteggere lo spazio per la fede stessa” nel Regno Unito multietnico e multiculturale. Per questo si prevede che in occasione dell’incoronazione re Carlo utilizzerà un nuovo linguaggio sulla difesa della libertà religiosa nel Paese. Uno dei motivi per cui re Carlo ha apportato queste modifiche alla sua cerimonia di incoronazione, rendendola meno sontuosa e più economica, è perché le spese della cerimonia sono pagate dai contribuenti britannici. E in un momento in cui il Regno Unito è alle prese con una crisi del costo della vita particolarmente difficile, l’eccessivo sfarzo potrebbe mettere in cattiva luce la monarchia. Tuttavia, la stampa britannica stima che a causa dell’aumento dei costi di sicurezza per i reali, l’incoronazione di Charles costerà 100 milioni di sterline (113 milioni di euro). Idealmente, l’incoronazione sarà un’attrazione turistica tale che, secondo Buckingham Palace, più di 1 miliardo di sterline (1,4 miliardi di euro) dovrebbe confluire di conseguenza nell’economia del Regno Unito. Tuttavia, questi effetti sono difficili da studiare accuratamente in anticipo.

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