Infanzia, allarme maltrattamenti: Campania al primo posto

Aumentano i casi di violenze sui minori

© Roberto Monaldo/LaPresse 13-05-2004 Roma Interni Telefono Azzurro e Telecom Italia presentano 114, il nuovo numero per l'emergenza infanzia Nella foto Ernesto Caffo, Stefania Prestigiacomo, Maurizio Gasparri e Marco Tronchetti Provera durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi

ROMA (LaPresse) – Infanzia. Sono quasi sei milioni i bambini maltrattati in Italia, la stragrande maggioranza delle violenze avviene in famiglia e il Sud è maglia nera. Questa è la fotografia, impietosa, che emerge dal rapporto della Ong Cesvi presentato questa mattina.

Un’infanzia difficile: casi di maltrattamento in aumento.

I bambini sono maltrattati soprattutto nell’ambiente che più di tutti dovrebbe garantire loro sicurezza e protezione. L’Oms stima che tra il 60 e il 70% dei bambini tra i 2 e i 14 anni di età ha vissuto episodi di violenza in casa. Nei soli Paesi industrializzati circa il 58% dei bambini ha subito una qualche forma di disciplina violenta in casa. Al maltrattamento spesso si associa la trascuratezza. Nel mondo il 16,3% dei bambini è vittima di negligenza fisica e il 18,4% di trascuratezza emotiva.

La classifica delle regioni italiane stilata dall’Oms.

Dall’Indice risulta che la Campania è ultima in Italia. La regione è infatti 20esima sia per contesto che per servizi e anche nella cura e nella prevenzione del maltrattamento. A seguire Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata e Molise. Tra quelle ‘virtuose’ – con una situazione di contesto e un’offerta di servizi al di sopra della media – Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Al primo posto per quanto riguarda i servizi dedicati alla capacità di cura c’è l’Emilia Romagna. Il Friuli Venezia Giulia è primo per la capacità di accedere alle risorse. Mentre il Trentino Alto Adige per la capacità di acquisire conoscenza e sapere. La Valle D’Aosta invece per la capacità di vivere una vita sicura e la Liguria per la capacità di vivere una vita sana.

Secondo Cesvi, un bambino rischia maggiori abusi in famiglie con un elevato livello di povertà, un basso livello di istruzione dei genitori. In particolare dove c’è alto consumo di alcol e di droghe, situazioni di disoccupazione e svantaggi socioeconomici.

Di Denise Faticante.

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