Inflazione, il cenone è casalingo

Inflazione, il cenone è casalingo
Inflazione, il cenone è casalingo

CASERTA “E’ aumentato tutto, soprattutto per i piatti ‘poveri’, mentre nei ristoranti sparano prezzi assurdi per dei menu ridicoli: il cenone è obbligatoriamente a casa e non sarà di certo il banchetto degli anni precedenti”: si guarda al risparmio per il cenone di Capodanno del 2022, che ‘porta in tavola’ aumenti e rincari, anche a doppia cifra, soprattutto con riguardo alle ricette tradizionali del Cenone.

I rincari sui prodotti alimentari non si fermano. Una situazione che si ripercuote gravemente sul ‘menu’ che le famiglie si accingono a preparare per la cena del 31. “Ogni anno abbiamo rispettato la tradizione dei cotechino e lenticchie – a parlare è Sabrina MaranoQuest’anno, però, speriamo che l’augurio implicito abbia più effetto. Perché abbiamo visto che entrambi questi prodotti hanno ricevuto un aumento di quasi la metà rispetto ai soliti prezzi. Alla stessa maniera abbiamo anche notato che il pesce è aumentato tantissimo. Se abbiamo cucinato in passato piatti a base di astice quest’anno ci ridurremo a un semplice spaghetto con le vongole. Non ci faremo mancare niente a tavola ma, nella scelta dei piatti da cucinare, terremo un po’ d’occhio anche il portafoglio: non vogliamo certo dissanguarci per un semplice cenone”. Sono in pochi ad aver scelto di passare il capodanno fuori. Non tanto per riguardo al brindisi di mezzanotte o all’eventuale veglione. E’ la prospettiva del cenone al ristorante ad aver letteralmente spaventato le famiglie. “Parliamo di almeno cento euro a persona, a volte senza che neppure siano comprese le bibite – sono le parole di StefanoMi sembra ovvio che il cenone sarà a casa, in famiglia. Soprattutto considerando che per queste feste affollate la qualità della cucina ne risente molto. Si spende troppo per ricevere piatti da ‘mensa’. Meglio organizzare il cenone a casa e poi uscire a brindare, ballare o festeggiare”. Gli aumenti si abbattono indiscriminatamente sui prodotti alimentari, portando le famiglie a tenere sotto controllo gli scontrini, verificando e tagliando dove possibile sulla lista della spesa. A risentirne sono soprattutto le ricette tradizionali, su cui sembrano essersi abbattuti gli aumenti più consistenti. “Pane, pasta, burro e olio: il prezzo è aumentato di quasi un terzo – dichiara Vincenza CarotenutoSe attualmente costa tanto preparare un dolce immaginatevi quanto costa comprarlo in pasticceria. Già a Natale è stato un salasso per portare a tavola pandori e panettoni, anche soltanto per quelli industriali. Ci sono poi degli aumenti pazzeschi su cotechino, zampone e lenticchie. Praticamente costano quasi il doppio. Lo stesso problema c’è anche per il ‘bere’. Il prezzo dei vini e salito tantissimo e abbiamo visto che, proprio in questo periodo, è cresciuto anche quello degli spumanti. Un po’ troppo ‘casualmente’ secondo me. Proprio ora, con l’arrivo del Capodanno, si ricordano di aumentare. Gli speculatori stanno mettendo alla prova la pazienza dei consumatori”.

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