Inps, Ganga (Cisl): dato su numero pensioni coerente con obiettivi Fornero

l dato sulla forte riduzione del numero di pensioni liquidate nei primi sei mesi di quest'anno non ci stupisce. Perchè è coerente con gli obiettivi e la rigidità della legge Fornero".

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace
Milano, 26 lug. (AWE/LaPresse) – “Il dato sulla forte riduzione del numero di pensioni liquidate nei primi sei mesi di quest’anno non ci stupisce. Perchè è coerente con gli obiettivi e la rigidità della legge Fornero”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, commentando le notizie Inps sui flussi di pensionamento del primo semestre 2018. “Facendo riferimento ai soli lavoratori dipendenti per le pensioni di vecchiaia e anticipata si è passati da 79.264 pensioni liquidate nel primo semestre 2017 alle 59.789 del primo semestre 2018. Cioè oltre il 24% in meno. Questo risultato, però, è sicuramente poco coerente con le esigenze di flessibilità e di vita delle persone ed in particolare delle donne. Concentrandosi sulle pensioni di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti si vede, infatti, che si è passati dalle 15.288 domande di pensione del primo semestre 2017 alle 4.527 del corrispondente periodo del 2018”.

e ancora

“Anche se ci saranno sicuramente giacenze presso gli uffici Inps ancora da liquidare. Questi numeri sono implacabili nel mostrare come le donne siano state particolarmente penalizzate dalle leggi sulle pensioni degli ultimi anni. Prima le lavoratrici del pubblico impiego con il salto di ben 5 anni tra il 2009 e il 2012 e poi le lavoratrici del settore privato per effetto dell’incremento di 6 anni dei requisiti a causa della legge Monti-Fornero. Incrementi ai quali si somma l’ulteriore aumento per effetto della variazione dell’aspettativa di vita. I dati dell’INPS certificano una realtà nota a tutti: andare in pensione è sempre più difficile”, aggiunge il sindacalista, concludendo che “è urgente recuperare spazi di flessibilità nell’accesso alla pensione. Inoltre valorizzare a fini previdenziali i periodi di lavoro di cura che nella gran parte dei casi vedono protagoniste le donne. Su questo e su tanti altri temi chiediamo al Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato”.

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