Intesa Governo-Ue, bene le Borse

MILANO – La Borsa di Milano dopo i primi scambi vola con il Ftse Mib che guadagna l’1,5% a 18.918 punti. Gli investitori brindano all’intesa raggiunta tra il governo e l’Ue per la manovra di bilancio. Il listino principale è spinto dai forti rialzi delle banche. A Piazza Affari primeggiano Ubi (+3,9%), Unicredit e Intesa (+3,7%), Banco Bpm (+3,2%), Mps (+3,5%) e Mediobanca (+2,8%). Corre anche Astaldi (+3,1%) in recupero dopo uno nuovo scivolone alla vigilia con la proroga del tribunale di Roma per presentare la proposta concordataria. Ancora in calo Azimut (-2,1%) dopo le dimissione dell’amministratore delegato e direttore generale Sergio Albarelli.

Euro

Parte in lieve rialzo all’avvio dei mercati. La moneta unica viene scambiata a 1,1397 dollari contro il livello di 1,138ì63 di ieri sera a New York. Sullo yen la moneta unica è in aumento a 128,13

Borse europee

Anche oggi proseguono in rialzo con gli investitori che guardano positivamente all’accordo raggiunto tra il governo italiano e l’Ue sulla manovra economica. I listini del Vecchio continente attendono anche le indicazioni della Fed sui tassi d’interesse mentre sullo sfondo restano sempre i rapporti tra Cina e Usa sul fronte commerciale. In rialzo l’euro sul dollaro che passa di mano a 1,1406 a Londra. Avanzano Londra e Parigi (+0,4%), Francoforte (+0,2%) e Madrid (+0,8%). In rialzo il comparto della farmaceutica (+0,7%) dove si mette in evidenza Glaxo (+6%). Bene anche Novartis (+0,6%) mentre sono in calo Roche e Bayer (-0,3%). In terreno positivo le Tlc (+0,5%) con Iliad (+1%), Telefonica (+0,7%) e Cellnex (+0,5%). Bene le banche (+0,5%) con la posizione dell’Ue sugli Npl. In rialzo, oltre agli istituto di credito italiani, anche Banco Bilbao (+1,4%), Banco Santander (+1,2%) e Bnp Paribas (+1,1%).

Borse asiatiche

Chiudono in calo in scia con la volatilità degli indici azionari Usa ed in attesa delle indicazioni dalla Fed. In rosso gli indici della Cina con gli investitori che guardano ai rapporti con gli Stati Uniti ed alla vicenda dei dazi. Tokyo ha archiviato la seduta in calo dello 0,6%. L’andamento fiacco ha inciso sul collocamento di SoftBank, il cui titolo ha chiuso ben al di sotto del prezzo di apertura, con una flessione del 14,5%. Lo yen si è apprezzato leggermente sul dollaro a 112,30, e sull’euro a 127,90.

A mercati ancora aperti in calo Shanghai (-1,1%) e Shenzhen (-1,5%) mentre è piatta Hong Kong (+0,04%). In rialzo Seul (+0,8%) e Mumbai (+0,2%). Sul fronte macroeconomico attesi i dati sui prezzi alla produzione di Germania e Regno Unito. Dagli Stati Uniti prevista la conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell, e la riunione Fomc con le proiezioni economiche. Previsti anche i dati sulle scorte di petrolio settimanali.

Oro

I timori per la crescita spingono le quotazioni dell’oro. Sui mercati asiatici il lingotto con consegna immediata sale dello 0,1% e viene scambiato a 1.250 dollari l’oncia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome