MILANO -“Una banca importante come Intesa Sp può svolgere un ruolo nella crescita del Paese e la sostenibilità ambientale è un punto di fondo per il nostro modello produttivo. C’è il problema di favorire un sistema finanziario onesto e pulito, al servizio del paese e del sistema industriale. In questi anni c’è stata una finanziarizzazione della economia che non ha risposto a logiche di sviluppo industriale, come la vicenda dei crediti deteriorati. Il processo di investimento sul terreno digitale sta portando un cambiamento che può creare la chiusura di filiali. Come si dà una risposta per una crescita del territorio? Il ruolo di una banca importante come Intesa Sp non puo’ non affrontare questi temi”. Così Maurizio Landini,Segretario Generale CGIL, alla terza Assemblea Costitutiva del Gruppo Intesa Sanpaolo, all’evento su I dati sono tutto. Per una digitalizzazione sostenbile.
“I processi di investimento a Banca Intesa non sono avvenuti dopo che c’erano i problemi di crisi e questo è positivo. Le scelte e investimenti sono stati fatti in modo preventivo ai cambiamenti, questo è elemento di forza. E ‘importante che gli effetti di questo siano oggetto di un cofronto preventivo”, aggiunge Landini.
Inizia oggi, a Roma, la Terza Assemblea Costitutiva del Gruppo Intesa Sanpaolo. All’evento anche Carlo Messina, CEO Intesa Sanpaolo; modera la giornalista Lucia Annunziata. “Sul lavoro a distanza si pone il fatto di costruire anche dei luoghi per lavorare pur lavorando a distanza, che non siano casa propria. Partendo da una struttura con tante filiale come Intesa Sp, c’è da porsi il problema di che fine fanno queste filiali e se mantengono un rapporto col territorio”, aggiunge Landini. “Il piano industriale di Intesa Sp è stato fatto prima del 24/2, siamo di fronte a un cambiamento molto consistente rispetto al mondo precedente- prosegue Landini – cambia il sistema di relazioni di mercato e non solo. Cosa significa oggi quel piano industriale? E che valutazioni fa la banca?”, è l’interrogativo di Landini.
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