Israele: Netanyahu verso il patteggiamento nel processo per corruzione

L'ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta negoziando il patteggiamento nel processo che lo vede coinvolto per corruzione.

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu / AFP PHOTO / GALI TIBBON

TEL AVIV – L’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta negoziando il patteggiamento nel processo che lo vede coinvolto per corruzione. Lo ha riferito una persona che ha preso parte ai colloqui. L’accordo, che potrebbe essere firmato già questa settimana, potrebbe portare Netanyahu fuori dalla scena politica israeliana per anni, aprendo la strada alla corsa per la leadership nel Likud, il suo partito, e scuotendo la politica israeliana. Qualsiasi accordo potrebbe risparmiare a Netanyahu un processo lungo e imbarazzante. La notizia ha provocato l’ira degli oppositori dell’ex premier che hanno affermato che l’accordo avrebbe minato lo stato di diritto. “L’uomo che ha lavorato per distruggere la fiducia del popolo nelle basi della democrazia per motivi personali non può beneficiare di accordi”, ha twittato il ministro della Salute Nitzan Horowitz, facendo riferimento ai tentativi di Netanyahu, dopo essere stato incriminato, di mettere in dubbio il sistema giudiziario israeliano, dicendo che era di parte e che stava portando avanti una caccia alle streghe contro di lui. Sabato sera i manifestanti si sono radunati davanti alla casa del procuratore generale per protestare. Netanyahu è sotto processo per frode, abuso d’ufficio e accettazione di tangenti in tre casi distinti. L’ex premier, ora leader dell’opposizione, nega gli illeciti. La persona coinvolta nei negoziati ha affermato che il patteggiamento avrebbe fatto cadere le accuse di corruzione e frode e avrebbe eliminato completamente un caso. E ha aggiunto che il patteggiamento sarebbe stato probabilmente annunciato nei prossimi giorni. La fonte ha riferito che restano ancora irrisolti una serie di elementi, compresa l’inclusione dell’accusa di “condotta immorale”, che per la legge israeliana bandirebbe Netanyahu dalla politica per sette anni.

Netanyahu è accusato in tre casi distinti. Nel primo lo si accusa di aver ricevuto regali per centinaia di migliaia di dollari da ricchi soci. Nel secondo caso, di aver ottenuto una copertura positiva su un importante giornale israeliano in cambio della promozione di una legge che avrebbe danneggiato il principale rivale del giornale. Nel terzo, soprannominato Caso 4000, l’ex premier è accusato di aver favorito il proprietario del gigante delle telecomunicazioni israeliano Bezeq in cambio di una copertura positiva sul suo sito di notizie Walla.

LaPresse

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