La Camera imbriglia Trump: per dichiarare guerra gli servirà il sì del Congresso

Ma il provvedimento dovrà ottenere anche il sì in Senato

President Donald Trump delivers remarks on proposed changes to the National Environmental Policy Act, at the White House, Thursday, Jan. 9, 2020, in Washington. (AP Photo/ Evan Vucci)

Per attaccare gli servirà il sì del Congresso. La Camera ha limitato i poteri di guerra di Donald Trump. Lui, come ha raccontato durante un comizio dopo i missili dell’Iran, era pronto a rispondere, ma poi “non siamo andati”, ha chiarito.

I freni imposti al presidente, proposti dai Dem, hanno avuto il sostegno anche di tre repubblica: di sostsanza, in realtà, c’è poco. E’ una misura simoblica che adesso dovrà trovare, elemento difficile, pure il lascia passare dal Senato.

Dalla Casa Bianca fanno sapere che la mossa dell’opposizione appare ridicola: “Trump ha diritto e il dovere di difendere il paese e i suoi cittadini” dice il portavoce Hogan Gidley”.

Il tycoon non mostra segnali debolezza: fa la voce grossa. Per ora non agisce, ma gonfia il petto e gasa i suoi: “Quando mi hanno detto dei 16 missili” lanciati dagli iraniani, dopo la morte di Suleimani, contro le basi in Iraq “eravamo pronti ad andare. Ho chiesto quanti morti e feriti c’erano, mi è stato detto nessuno e non siamo andati. Non che io volessi andare – ha aggunto il presidente -. Le nostre forze armate sono le più potenti al mondo. Chi ci minaccia lo fa a suo rischio”

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