La Procura vuole arrestare il figlio del boss Mundo

Sarebbe stato il protagonista dell’agguato andato in scena lo scorso 21 giugno. Il caso sarà valutato a gennaio dal Riesame. Chiesto il carcere anche per La Rocca ed Esposito: sono accusati di tentato omicidio in concorso

ORTA DI ATELLA – La Procura non molla e per la quarta volte chiede l’arresto di Raffaele Mundo, il 23enne figlio del boss Salvatore Mundo detto ‘o mister, e Maria Grazia Lucariello, sorella dell’ex ras Orlando, ora collaboratore di giustizia. Il giovane è accusato di tentato omicidio e porto illegale di una semiautomatica. Con lui gli inquirenti normanni vogliono in cella anche Francesco La Rocca, 27enne, ed Andreina Esposito, 24enne: i due, stando alla tesi dei magistrati, pure avrebbero aiutato Mundo nel raid di piombo andato in scena ad Orta di Atella il 21 giugno scorso. La vittima designata era un 23enne con il quale, secondo la Procura, Raffaele già mesi prima aveva avuto delle frizioni.

L’indagine, condotta dai carabinieri del Gruppo di Aversa, lo scorso 18 luglio aveva portato all’arresto del solo Mundo ma dopo pochi giorni venne rimesso in libertà perché la misura cautelare era stata dichiarata inefficace. Il giudice per le indagini preliminari emise , così, una nuova ordinanza cautelare e il Riesame di Napoli accogliendo la tesi dei legali del giovane, gli avvocati Vittorio Giaquinto e Domenico Antenucci, annullò il nuovo provvedimento. La Procura di Napoli Nord non ha impugnato quella scelta, ma nelle scorse settimane aveva presentato al gip l’ennesima richiesta di arresto per Mundo, La Rocca, assistito dall’avvocato Mirella Baldascino, ed Esposito motivandola con l’inserimento di nuove intercettazioni. Anche in questo caso, però, le è stato risposto picche. A differenza della volta precedente, il pm Francesco Persico ha presentato ricorso al Riesame. Adesso la palla passa ai giudici partenopei chiamati a valutare a gennaio il no all’arresto del Tribunale di Aversa.

Stando alla tesi della Procura, La Rocca, alias Beckamp, avrebbe messo disposizione di Mundo e guidato una Mini Cuntryman per realizzare l’agguato nei confronti del 23enne di Orta di Atella. Nella vettura c’era anche Andreina Esposito. Raffaele sceso dalla Mini avrebbe raggiunto a piedi la macchina parcheggiata dove la vittima era seduta sul sedile passeggero, al fianco di un suo amico. E da distanza ravvicinata, mirando al torace, esplose un colpo di pistola che, fortunatamente, non si rivelò mortale. Premuto il grilletto, il figlio del boss scappò via nella Mini guidata da La Rocca.

Prima di quel raid, Mundo sarebbe stato protagonista di un’aggressione fisica nei confronti del coetaneo verificatasi a Cesa il 21 dicembre del 2020.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome