La Trenta si arrende: “Lascio la casa, ma non il Movimento”. L’ex ministro della Difesa 5 Stelle ha fatto istanza di rinuncia

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 22-03-2019 - Roma Politica Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il vice premier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio incontrano i Carabinieri della Stazione di San Donato Milanese. Nella foto Elisabetta Trenta Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 22-03-2019 Rome (Italy) Politics The Minister of Defense Elisabetta Trenta and the Deputy Prime Minister and Minister of Labor and Economic Development Luigi Di Maio meet the Carabinieri of the San Donato Milanese Station. In the picture Elisabetta Trenta

ROMA – L’ex ministro della Difesa del Movimento 5 Stelle alla fine trasloca. Elisabetta Trenta lascerà la casa del Ministero in zona San Giovanni in Laterano a Roma ricevuta come “appartamento di servizio” quando era al governo. “Mio marito, pur essendo tutto regolare, si è sentito in imbarazzo e ha presentato istanza di rinuncia per l’alloggio per tutelare la famiglia“, spiega l’ex ministra grillina. Dopo le pressioni del suo partito e il ‘fuoco amico’, la pentastellata non lascerà il M5S.

La Trenta: “Lasceremo la casa, non il Movimento”

“Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per fare un trasloco e mettere a posto la mia vita da un’altra parte. Sona una cittadina come gli altri, chiedo e pretendo rispetto”, ha spiegato la Trenta a ai microfoni di Radio 24. “La mia faccia è pulita, non smetterò di essere nel Movimento, credo in quei valori. Forse prenderò una pausa di riflessione”. L’ex ministra della Difesa è tornata sulle critiche nei suoi confronti mosse dal capo politico grillino Luigi Di Maio: “Credo che Di Maio, con cui ho parlato, abbia capito le mie ragioni. Sono un militare e so che prima di comandare le persone ci si parla, so che un comandante difende i propri uomini”.

Il fascicolo della Procura militare

Intanto sulla vicenda della casa di servizio la Procura militare di Roma ha aperto un fascicolo. Si tratta di un modello 45, senza indagati e senza ipotesi di reato. Così come non sono mancata duri attacchi bipartisan dalle diverse forze politiche di maggioranza e di opposizione. Ma le critiche più dure l’ex ministra 5 Stelle le ha ricevute dai suoi compagni di partito grillini. E non è escluso che qualche ortodosso, come pure accadute in rete tra gli attivisti, chieda l’espulsione della Trenta. Staremo a vedere.

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