NAPOLI – Il progetto di ricavare un aeroporto commerciale nella struttura di Grazzanise raccoglie consensi bipartisan. Ieri il sindaco Enrico Petrella ha annunciato (come anticipato da “Cronache”) di aver incontrato a Roma nei giorni scorsi il ministro della Difesa Guido Crosetto, che “ha espresso la sua disponibilità a esaminare concretamente la realizzazione di uno scalo merci all’aeroporto militare. Il principale ostacolo che finora aveva impedito qualsiasi tipo di insediamento civile nell’area era rappresentato dal rifiuto della Difesa riguardo all’uso condiviso e programmato della pista da parte di velivoli non militari. Tuttavia, gli uffici di via Venti Settembre hanno ora manifestato la loro intenzione di considerare l’uso ‘promiscuo’ dell’infrastruttura. Questo era il principale punto di conflitto e dopo l’incontro con il ministro Crosetto possiamo dire che non costituisce più un ostacolo”.
Il commento di Graziano
Petrella ha chiamato in causa i parlamentari locali e i rappresentanti regionali perché lavorino insieme a concretizzare un piano di fattibilità. E il deputato del Pd Stefano Graziano ha ricordato che lo scalo commerciale a Grazzanise “era una mia vecchia idea come tutti sanno: sono molto contento se succede e farò di tutto per dare una mano in questa direzione”. Lo scalo a Grazzanise, nota il parlamentare, servirebbe sia a decongestionare Capodichino (un aeroporto che praticamente si ritrova circondato dalle abitazioni) che a dare sviluppo al territorio. “Aspetto però – frena Graziano – risposte ufficiali dal governo e dal Ministro”.
Il dibattito politico
Anni fa era stato perseguito l’ambizioso progetto di impiantare uno scalo passeggeri a Grazzanise e il tema era stato al centro del dibattito politico. Poi la possibilità è sfumata, anche per l’avvento alla presidenza della Regione di Vincenzo De Luca, che ha sempre cercato di privilegiare Pontecagnano. L’aeroporto civile dovrebbe convivere con convivere con la base del 9º Stormo “Francesco Baracca” dell’Aeronautica militare. A Roma Petrella, accompagnato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alfonso Piscitelli, ha discusso con il ministro della possibilità di realizzare nel basso Volturno uno scalo merci. A rendere realizzabile questa iniziativa è proprio la trasformazione della base militare: negli anni scorsi c’era sempre stata contrarietà all’uso promiscuo, perché la pista accoglieva aerei da combattimento, mentre adesso sono gli elicotteri da trasporto a transitare e la coabitazione con i velivoli civili è più facile. Inoltre, le condizioni sono favorevoli: come ha notato Petrella, non sono necessari grandi investimenti. Gli assi stradali e le ferrovie ci sono e “la conformazione geografica del territorio è favorevole a un progetto del genere”.
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