Latte, manca l’accordo sul prezzo: il 7 marzo un nuovo incontro

Il tavolo di coordinamento tra ministero, industriali e pastori si è concluso con un nulla di fatto

Foto Alessandro Tocco/LaPresse

ROMA – Vicenda latte ancora tutta aperta in Sardegna, dove, almeno sul fronte dei prezzi, l’accordo è ancora lontano. Il tavolo di coordinamento tra ministero, industriali e pastori, convocato a Sassari dal prefetto Giuseppe Marani si è concluso con un nulla di fatto. Mentre continuano le proteste e un’autocisterna è stata data alle fiamme da due uomini armati e incappucciati a Nule, in provincia di Sassari.

Autocisterna in fiamme, la condanna di Salvini

“Questi delinquenti non hanno niente a che fare coi pastori. Con la loro fatica, la loro protesta e le loro ragioni – commenta il vicepremier Matteo Salvini -. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati”.

La risposta dei cittadini alla violenza

Il mondo pastorale prende le distanze da ogni atto violento. E, in merito a quanto successo a Nule, in tanti si sono già attivati per ripagare, con una colletta, il mezzo dato alle fiamme.

Il titolare del Viminale sarà a Cagliari mercoledì per festeggiare la vittoria del centrodestra. E non c’è dubbio che di latte si tornerà a parlare anche perché, nonostante l’impegno sul punto del ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio, la soluzione alla vertenza ancora non c’è.

Latte, sul prezzo non si trova la quadra

“Nessuna apertura sul prezzo. Per il momento siamo ancora in una fase interlocutoria nella quale rimane la cifra, per noi inaccettabile, di 72 centesimi al litro”, spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba, dopo l’incontro in prefettura a Sassari “ma riconosciamo il grande lavoro fatto dal prefetto e dal Gabinetto del ministero che stanno cercando le condizioni per farci arrivare a un accordo. Il 7 marzo sarà fissato un nuovo incontro”.

“Di positivo – aggiunge Saba – c’è che abbiamo condiviso una metodologia per agganciare il prezzo del latte a quello del formaggio nelle crescite”. Dal canto suo il ministro Centinaio parla di “importanti passi in avanti” e di “spirito giusto” con il quale “non si è ragionato solo sulla risoluzione dell’emergenza latte, ma anche sulla riorganizzazione dell’intera filiera”. “Andiamo avanti così e vedremo presto risultati chiari, solidi e tangibili per tutti”, conclude.

La controproposta dei pastori sardi

Alla proposta di 72 centesimi al litro contenuta nella bozza di accordo siglata nei giorni scorsi a Cagliari, gli allevatori avevano risposto con la proposta di 80 centesimi subito. Per arrivare a un euro a fine stagione. Governo e Regione hanno già messo a disposizione circa 49 milioni, 18 dei quali già stanziati dalla ex giunta Pigliaru, per abbattere le scorte di pecorino romano, aumentando così da subito il prezzo del latte.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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