Lavoro, Orlando: “Ok al decreto per l’Osservatorio sull’amministrazione condivisa”

"Si tratta della prima forma di coprogrammazione dell'attività pubblica nel settore"

“Con il decreto n. 169 del 7 ottobre scorso, firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, si procede all’istituzione dell’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa, al fine di favorire la diffusione e l’applicazione degli istituti previsti dal cosiddetto Codice del Terzo Settore nel titolo VII, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici (decreto legislativo n. 117 del 2017), in materia di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza”. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

“Si tratta della prima forma di coprogrammazione dell’attività pubblica nel settore, aperta alla partecipazione diretta degli interessati, ovvero degli enti del Terzo Settore”, specifica la nota.

“L’Osservatorio sarà presieduto dal direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e composto da tre rappresentanti delle autonomie regionali e locali, di cui due designati dalle Regioni e uno dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani e tre rappresentanti designati dall’associazione di enti del Terzo Settore più rappresentativa sul territorio nazionale, in ragione del numero di soggetti a essa aderenti”, sottolinea la nota. 

“Nello specifico, l’Osservatorio svolgerà funzioni di: aggiornamento normativo e sulla prassi; ricognizione degli atti a contenuto generale e di quelli dei procedimenti amministrativi svolti dalle amministrazioni pubbliche, anche a seguito di iniziativa degli enti del Terzo Settore; analisi della giurisprudenza, europea e nazionale di interesse; predisposizione di toolkit e documentazione di riferimento per le amministrazioni pubbliche”, aggiunge inoltre la nota.

“Per un più efficace svolgimento delle proprie funzioni, l’Osservatorio potrà anche promuovere forme di cooperazione con pubbliche amministrazioni, enti di ricerca, centri di servizio per il volontariato, fondazioni di origine bancaria e con gli ordini professionali direttamente coinvolti nell’applicazione del Codice del Terzo Settore”, conclude la nota.

LaPresse

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