Lavoro, più assunti e meno cassa, ma stabili frenano a giugno

Un bilancio in chiaroscuro quello dei primi sei mesi dell'anno sul fronte dell'occupazione. Se da un lato, secondo i dati dell'Osservatorio dell'Inps sul precariato, crescono del 6,9% le assunzioni nel settore privato, dall'altro crescono si più le cessazioni

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace
Milano, 30 ago. (AWE/LaPresse) – Un bilancio in chiaroscuro quello dei primi sei mesi dell’anno sul fronte dell’occupazione. Se da un lato, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Inps sul precariato, crescono del 6,9% le assunzioni nel settore privato, dall’altro crescono si più le cessazioni (+12%). Il saldo è positivo (+891.000), ma comunque inferiore a quello dei primi sei mesi del 2017 (+963.000). E se tra gennaio e giugno spicca il boom delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato (+84.000), che registrano infatti un fortissimo incremento (+58,7%). Questo su base annua. Tuttavia la variazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato risulta ancora negativa (-28.000). Segnali contrastanti anche dagli ultimi due mesi, che hanno visto crollare (-57,4%) le richieste di cassa integrazione, ma anche aumentare le domande di disoccupazione.

i dati

Nei primi sei mesi dell’anno ci sono state 3.892.000 assunzioni e 3.001.000 cessazioni. Se si guarda solo ai contratti stabili, nel semestre il saldo è positivo per 140 mila unità, ma a giugno è in rosso per quasi 6.800 posizioni. L’Inps segnala che sono aumentate tutte le componenti e in particolare le assunzioni sono cresciute dell’1,7% per i contratti a tempo indeterminato. Inoltre del 5,2% per quelli a tempo determinato e dell’11,2% per gli apprendistati. Per quanto riguarda le cessazioni, invece, sono aumentate soprattutto quelle relative ai contratti intermittenti e in somministrazione, mentre sono calate quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,6%). Il calo del 18,9% delle conferme degli apprendistato, spiega l’istituto previdenziale, è dovuto al fatto che questo tipo di contratti è stato fortemente utilizzato nel triennio 2015-17, quando i datori di lavoro avevano sgravi e agevolazioni. Sono invece 20 mila a giugno i lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale (Cpo), che percepiscono mediamente circa 250 euro al mese. I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (Lf) sono circa 6.500 per circa 310 euro mensili.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome