Viganò non molla, conferma le accuse a Bergoglio: “Che fine ha fatto la cassa che gli fu consegnata da Papa Benedetto?”

Il grande accusatore Viganò ribadisce le accuse contro il pontefice. In un'intervista chiede che fine abbia fatto la casa di documenti che papa Benedetto consegnò a Bergoglio

Foto Stefano Costantino / LaPresse in foto Papa Francesco

ROMA – Il grande accusatore del papa, Carlo Maria Viganò, ribadisce le sue accuse. In un’intervista da un luogo che non rivela, sostiene di aver parlato “perché oramai la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa”. L’ex Prefetto della Segreteria per la comunicazione del Vaticano conferma le accuse ai tre cardinali incaricati delle indagini sul caso Vatileaks (Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi) e chiama in causa Bergoglio: “Perché i giornalisti non chiedono che fine ha fatto la cassa di documenti che, l’abbiamo visto tutti, fu consegnata a Castelgandolfo da papa Benedetto a papa Francesco? Tutto è stato inutile?”

Il cardinale Maradiaga: notizie di ordine privato

L’umore di Papa Bergoglio viene descritto di volta in volta come “rammaricato” e “sereno”. All’Avvenire il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, commenta con una battuta: “Vi sembrava amareggiato domenica sera sull’aereo? Per favore…”.  La vicenda si inserisce nello scontro fra i cattolici conservatori americani e il Papa su temi come immigrazione e ambiente. E intanto si alzano voci in difesa del Pontefice.

“Trasformare notizie di ordine privato in un titolo-bomba che esplode diffondendosi in tutto il mondo e le cui schegge danneggiano la fede di molte persone non mi sembra un’azione corretta” ha dichiarato a Repubblica, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga. “Penso che una questione simile dovrebbe essere affrontata con criteri più sereni e oggettivi, non con una carica di espressioni amare come quelle usate dall’ex nunzio. Mi sembra davvero che il monsignor Viganò che ho conosciuto io non sia la stessa persona che scrive e dice queste cose”.

Lo storico Melloni: Viganò collezionista di pettegolezzi

“Viganò è un pollo collezionista di pettegolezzi ecclesiastici” dichiara da parte sua Alberto Melloni, storico e ordinario di storia del cristianesimo. Secondo Melloni “non sta accadendo nulla di inaspettato, nel senso che ci troviamo davanti a un confronto che Papa Francesco ha innescato con l’amministrazione Trump”.

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