Nuovi reati contestati a Salvini. Per il pm avrebbe ricattato all’Ue. Il ministro: “Sono medaglie”. La Trenta a Vienna appoggia il leghista: “L’Italia non può essere l’unico sbarco”

"Prendo atto che stanno modificando il codice penale a uso e consumo del ministro", ha detto il ministro degli Interni

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

ROMA – Nuove ipotesi di reato contestate a Matteo Salvini. Si aggrava la posizione del vicepremier nella relazione finale del pm Luigi Patronaggio. Il leghista ora è accusato anche di aver ricattato l’Unione Europea.

Salvini rischierebbe decenni di carcere

Patronaggio nell’azione di Salvini ha intravisto un vero e proprio ricatto che il vicepremier avrebbe attuato per forzare un intervento dell’Ue, usando i migranti della Diciotti come ostaggi. Il pm di Agrigento si appellerebbe all’articolo 289 ter del codice penale, secondo il quale chi costringe “uno Stato, o un’organizzazione (a compiere un atto) è punito con la reclusione da 25 a 30 anni“. Salvini, se fosse considerato colpevole, rischierebbe dunque decenni di carcere, se si sommano tutti gli altri reati che Patronaggio ha individuato.

Al ministro degli Interni viene contestato il sequestro di persona, aggravato dalla presenza a bordo della nave di minori, e l’abuso di atti d’ufficio per essere andato contro la normativa sugli sbarchi. In più Salvini sarebbe anche colpevole di omissione di atti di ufficio per aver ignorato la richiesta della Guardia Costiera di approdo in un porto sicuro.

Le dichiarazioni del vicepremier

Siamo al lavoro da neanche tre mesi ma mi sembrano 30 anni visto il lavoro fatto e le inchieste. E oggi ho scoperto di avere altri 3 capi imputazione. Ma per me sono medaglie“.  Queste le prime dichiarazioni del ministro dell’Interno. “Ho scoperto che sono accusato anche di un reato che non pensavo esistesse: ricatto all’Unione Europea. Prendo atto – ha aggiunto il vicepremier – che stanno modificando il codice penale a uso e consumo del ministro. Se è cosi rispondo, bonariamente, di aver ricattato l’Ue“.

Salvini ha inoltre ribadito l’importanza dell’incontro avvenuto oggi a Vienna tra i ministri della difesa per il Consiglio permanente dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. I politici hanno discusso circa la missione Sophia per il salvataggio dei migranti nel mar Mediterraneo.

Il sostegno di Trenta a Salvini

Il ministro Trenta appoggia il pugno duro di Salvini, sostenendo da Vienna che “è innegabile che questo governo abbia fatto tantissimo“. Tuttavia, ha aggiunto, “non è possibile che l’Italia sia l’unico porto di sbarco e si faccia carico di tutti i migranti“.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome