Le aree protette contro la crisi climatica

Le aree protette contro la crisi climatica
Le aree protette contro la crisi climatica

BENEVENTO (Clara Mattei) – Più biodiversità e natura protetta per contrastare la crisi climatica e promuovere lo sviluppo sostenibile e l’economia dei territori protetti: è il tema di Festambiente, l’appuntamento annuale di Legambiente nei luoghi simbolo della Campania. Per l’edizione 2022 è stata scelta l’area del Parco regionale del Taburno Camposauro, che oggi ospiterà due appuntamenti tematici. In mattinata il focus sarà su “Le aree protette della Campania per la transizione ecologica e gli obiettivi al 2030: più biodiversità contro la crisi climatica”. Le aree protette sono la risposta migliore per proteggere paesaggi ed ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità di cui l’Italia è custode, e sono lo strumento più adeguato per tutelare la natura e favorire lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità locali interessate. La crescita dei territori protetti è un obiettivo da raggiungere entro il 2030 per contrastare la perdita di biodiversità e frenare gli effetti della crisi climatica che contribuisce al degrado degli ecosistemi e accelera la perdita di specie protette a rischio di estinzione. Gli obiettivi per la biodiversità e il clima al 2030 dovranno essere raggiunti da tutti gli stati ed ogni territorio deve fornire il proprio contributo, anche la Campania dovrà consolidare i suoi obiettivi tutelando il 30% del suo territorio e gestendo meglio il sistema regionale delle aree protette favorendo il coinvolgimento delle comunità ed i territori.

Nel primo pomeriggio si cambia argomento: “Parchi a Tavola in collaborazione” con Slow Food Valle Caudina e IIS A. Moro di Montesarchio.

Tra luci e ombre le aree protette della Campania hanno provato a svolgere un ruolo guida nella tutela del territorio e nell’orientare la crescita di economie locali sostenibili: vale per le produzioni agricole e vitivinicole che sono cresciute sfruttando l’effetto positivo del Parco, o per il turismo e la crescita dei servizi turistici che hanno orientato il cammino dei parchi anticipandone le strategie. In Campania è accaduto, in maniera più evidente che altrove, che l’effetto parco è penetrato tra i cittadini e le comunità locali ben oltre le aspettative. Parchi a Tavola è un evento dedicato alla degustazione delle tipicità e dei piatti della tradizione del Parco regionale del Taburno Camposauro, e vuole trasformarsi in un modello da replicare per far conoscere il cibo e le tradizioni enogastronomiche delle aree protette della Campania. Questa prima edizione di Parchi a Tavola vuole essere una rassegna per valorizzare la biodiversità agricola e naturale, far conoscere le tradizioni e la cultura enogastronomica locale, riflettere sulle strategie da adottare per rendere il consumo di cibo sempre più sostenibile e favorire modelli produttivi con meno emissioni e più benefici per le persone e il Pianeta. La conclusione è affidata al dibattito su “Il Parco regionale del Taburno Camposauro nella rete dei Global Geopark Unesco”.  L’Ente parco regionale del Taburno Camposauro ha proposto la sua candidatura per essere riconosciuto come Globalgeoparkd dell’Unesco con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di natura e geositi presenti sul massiccio appenninico del Taburno e Camposauro. Diventare un Globalgeopark, consentirà di far parte di un importante circuito internazionale e di una rete globale che consentirà nuove e fattive possibilità di valorizzare le eccellenze del Parco nonché nuove opportunità di conoscenza e promozione di sicuro arricchimento per le comunità locali.

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