Lega, Fascina (Fi): affrontare con Fi tema legge che tuteli democrazia

"Sfogliando i quotidiani di oggi emerge che i più alti dirigenti del Movimento Cinque Stelle avrebbero sostenuto che il Ministro degli Interni si sia comportato peggio del nostro Presidente Silvio Berlusconi durante gli anni dei suoi governi."

Foto Alfredo Falcone - LaPresse
Roma, 8 set. (LaPresse) – “Sfogliando i quotidiani di oggi emerge che i più alti dirigenti del Movimento Cinque Stelle – a seguito dei toni usati da Matteo Salvini appena appresa l’imputazione decisa dalla Procura di Palermo- avrebbero sostenuto che il Ministro degli Interni si sia comportato peggio del nostro Presidente Silvio Berlusconi durante gli anni dei suoi governi. Sul punto, bisogna fare qualche doverosa precisazione per schiarire le idee ai grillini che, come da tradizione, dimostrano il loro Dna giustizialista e manettaro. Come Forza Italia ha sempre denunciato, l’attacco al Ministro Salvini, segretario di un partito di governo, rievoca quello per vent’anni e’stato perpetrato nei confronti del leader più votato dagli Italiani. Inoltre a differenza non trascurabile rispetto ad oggi, allora Capo del Governo italiano”. Lo afferma, in una nota, Marta Fascina, deputata di Forza Italia.

Dunque

“Quanto subito da Silvio Berlusconi è stata la persecuzione politico/giudiziaria più lunga ed aggressiva cui si sia mai assistiti in una democrazia occidentale. Circostanza che ha indotto il nostro partito a lavorare per una vera ed efficiente riforma della giustizia. Volta alla responsabilità civile dei magistrati e alla separazione delle carriere, che incidesse radicalmente su un ordine che troppo spesso ha travalicato le sue funzioni. Arrivando a decidere la composizione di liste elettorali, la formazione di governi e la tenuta dei governi di stessi.  Finendo dunque per destabilizzare gli equilibri democratici e la separazione dei poteri. Matteo Salvini, approfitti della ingiustizia subita per affrontare un non più rinviabile intervento normativo volto a ristabilire e tutelare la democrazia ed il rispetto della sovranità popolare”.

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