Lega-Fi, Cantalamessa frena: “Conta la coalizione”

Lega-Fi, Cantalamessa frena:
Lega-Fi, Cantalamessa frena: "Conta la coalizione"

NAPOLI – Il centrodestra in Campania resta al palo alle elezioni a causa della “politica clientelare” dello schieramento opposto, ma la Lega lavora con i suoi amministratori per ribaltare la situazione. Ne parla con “Cronache” il deputato del partito di Salvini Gianluca Cantalamessa

All’interno del centrodestra permangono dissapori dovuti al fatto che Lega e Fi sono in maggioranza di governo mentre Fdi è all’opposizione. Come risanare questa situazione in vista delle Politiche?

La Lega è al governo per tutelare gli interessi degli italiani, nonostante si tratti di un governo con un’ampia maggioranza di forze politiche con le quali non condividiamo molti punti di vista. Se lo ius scholae, la liberalizzazione della cannabis, il ddl Zan non sono ancora leggi dello Stato è grazie alla presenza della Lega, così come è grazie alla Lega se le tasse sulle case non sono aumentate. I valori, i progetti e le idee del centrodestra sono condivise da tutto il centrodestra e auspico si possa trovare una sintesi per le prossime Politiche.

Gli strappi sul piano nazionale hanno ripercussioni anche in Campania, dove il centrodestra continua a perdere ogni competizione elettorale. Come invertire la tendenza, considerate le difficoltà della Lega a strutturarsi sul piano locale e degli alleati a ottenere risultati degni di nota? Una riorganizzazione dei partiti?

Il centrosinistra vince da tempo grazie a una politica clientelare fatta a tutela degli amici degli amici che condiziona pesantemente il voto libero e democratico. Del resto i risultati delle elezioni politiche ed europee fanno sempre emergere un dato politico diverso da quello amministrativo e regionale. A differenza delle Regioni guidate dalla Lega, dove il voto è consequenziale a una migliore qualità della vita, da noi il fatto che vengano scelti sempre sindaci dello stesso colore politico, nonostante la qualità della vita sia tra le più basse d’Italia, è consequenziale a una politica clientelare che nulla ha a che fare con la capacità amministrativa.  La Lega è un partito che fino a pochi anni fa non esisteva in Campania, si sta strutturando con centinaia di amministratori. Abbiamo un progetto che non è di breve periodo per dare una valida alternativa sul piano delle idee e dei progetti per le nostre città e la nostra regione. Faremo qualcosa per garantire la qualità della vita e non gli interessi degli amici. Non parlo per gli altri partiti di centrodestra, né discuto le loro scelte sul piano dell’organizzazione o riorganizzazione.

A proposito di progetti, sembra che l’accordo tra Salvini e Berlusconi per presentare un listone unico alle Politiche sia cosa fatta. Una scelta legata anche alla legge elettorale che porterebbe benefici alla Lega al Sud e a Fi al Nord?

La Lega nel 2018 si presentò con quattro manifesti: flat tax, stop Fornero, stop immigrazione e legittima difesa. In diciotto mesi quegli impegni assunti nei confronti degli elettori sono diventati leggi dello Stato. Al di là della legge elettorale e delle maggioranze, la Lega prenderà impegni in campagna elettorale per le Politiche del 2023 e li trasformerà in realtà una volta al governo. Per quanto riguarda il listone unico, preferisco non commentare un’ipotesi letta sui giornali, non si sa paventata da chi. E’ chiaro che mi auguro il centrodestra si presenti compatto, vista la condivisione di idee e valori.

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