Il governo gialloverde scricchiola e mentre il Movimento 5 Stelle si spacca sulla legittima difesa, impedendone l’approvazione in aula alla Camera, Forza Italia tenta il colpo gobbo dichiarando voto favorevole alla legge che, nei fatti, è del vicepremier leghista Matteo Salvini.
Gli assenti in aula
Ben 32 deputati pentastellati hanno deciso di non essere presenti in aula e di contrastare così l’approvazione del testo su cui si sollevano dubbi di incostituzionalità. Ma a sopperire alla loro mancanza ci pensano gli alleati storici della Lega. Sia Fdi che Fi sono favorevoli alla legge.
La prima prova tecnica di un governo di centrodestra?
Se Salvini e il vicepremier Luigi Di Maio non riusciranno a trovare un accordo sulla Tav, checché ne dicano, il governo del cambiamento subirebbe un contraccolpo non da poco. I berlusconiani ci sperano, sperano che Salvini stacchi la spina al governo e decida di ravvedersi e governare con il centrodestra. Per ora lo appoggiano sulla legittima difesa.
Il j’accuse
E’ la deputata Giusy Bartolozzi a lanciare accuse di inciucio ai pentastellati e al Pd. “Sulla legittima difesa – dice – abbiamo la riprova che una maggioranza in questo Parlamento c’è ed è quella tra Pd e M5S”. Ma che la posizione di dem e pentastellati sulla legge per la legittima difesa sia la stessa o meno, per Salvini cambia poco. “L’approviamo domani”. Il commento lapidario del vicepremier.
Maretta in Parlamento
Il M5S oltre a dover fronteggiare malumori interni, palesati con l’assenza dei deputati dall’aula, devono fare i conti anche con l’irrisolta questione Tav e le mozioni di sfiducia presentate da Fi e da Pd al ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli.