Legumi, il futuro ‘verde’ della Terra

Foto © LaPresse - Olycom

NAPOLI – Ecologia, nutrizione, recupero. Venerdì e sabato torna a Napoli, nella suggestiva cornice di Castel Nuovo – Maschio Angioino, dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia, Leguminosa. La manifestazione organizzata da Slow food Campania, giunta alla sua quarta edizione, rappresenta un affascinante percorso che va dalla riscoperta di sapori dimenticati, al valore delle sementi, dalla cultura di regioni remote all’approfondimento di tematiche legate allo sviluppo sostenibile. E’ l’occasione per ripercorrere la storia dei legumi, quali culture coinvolgeva, quali opportunità, i disagi di un’economia di sussistenza, fino a scoprire quanto e come è cambiata oggi l’agricoltura, come si relaziona con il mondo intero e come dalla globalizzazione è stata penalizzata, incontrando i produttori dei Presìdi dedicati ai legumi (48 solo in Italia) e dell’Arca del Gusto (124 nel nostro Paese, 300 nel mondo).

RIGENERAZIONE DEL CIBO
Le attività di Leguminosa 2023 gireranno intorno al tema centrale della rigenerazione del cibo e della transizione proteica: i legumi rappresentano una vera e propria potenza nutrizionale, in grado di fornire il fabbisogno giornaliero di proteine e fibre, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, e garantendo un pieno di vitamine e minerali. Il loro consumo mantiene il microbioma del nostro intestino sano e fiorente.

LEGUMI ED ECOLOGIA
I legumi non fanno bene solo al nostro intestino, la loro capacità di fissare l’azoto atmosferico e renderlo disponibile per le piante consente agli agricoltori di ridurre l’apporto di fertilizzanti sintetici, in linea con le pratiche agroecologiche. La capacità dei legumi di rendere più fertili i nostri terreni è particolarmente importante nelle aree in cui la coltivazione incontra difficoltà, poiché non richiede molte risorse. La coltivazione dei legumi ha complessivamente un’impronta ambientale molto bassa, sia per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua che per le emissioni di gas serra. Ecco perché, secondo la Fao, sono fondamentali per la sicurezza alimentare: coltivate in sistemi di consociazione, le specie di legumi resistenti alla siccità e con radici profonde possono fornire supporto idrico ad altre colture e aiutare le popolazioni che vivono in ambienti aridi, una fonte molto economica di proteine e minerali che possono essere conservati a lungo senza refrigerazione.

I BENEFICI PER L’AMBIENTE
La coltivazione di legumi è una scelta ottimale per l’ambiente, e particolarmente adatta alla rotazione, che è il pilastro di una agricoltura sostenibile. Mangiare legumi significa inoltre sprecare meno acqua ed energia. Per produrre un chilo di carne bovina occorrono circa 13mila litri di acqua, mentre, per produrre un chilo di legumi, ne basta meno della decima parte (circa mille litri).

ELISIR DI SALUTE
L’abuso di carne, in particolar modo quella rossa, non è ecosostenibile. Sarebbe meglio ridurre la quantità di carne rossa e, in alternativa, consumare pesce, e frutta e verdura di stagione e locale. Un altro modo per ridurre il consumo della carne è sostituirla con i legumi, che sono un vero e proprio tesoro green. Il consumo di legumi fa bene alla salute. Fagioli, lenticchie e ceci forniscono un apporto proteico con un ridotto impatto ambientale e costi inferiori a quelli necessari per produrre un analogo quantitativo di proteine di origine animale. Sul piano nutrizionale, oltre alle proteine, forniscono amidi a basso indice glicemico e fibre, e possono quindi essere utili nella prevenzione delle malattie metaboliche.

GIORNATA DEI LEGUMI
L’Unep (United Nations Environment Program, l’Agenzia dell’Onu per l’Ambiente) celebra ogni anno il 10 febbraio la Giornata mondiale dei legumi. La giornata ha l’obiettivo di favorire un’agricoltura sostenibile, di piccola scala e di sussistenza, in grado di produrre alimenti ricchi in proteine, sostitutivi della carne e contribuire al raggiungimento di alcuni degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome