Lettura: italiani bocciati dall’Ocse, studentesse meglio dei colleghi maschi

I dati del Pisa sulla lettura e la capacità di comprendere il testo: Italia fanalino di coda tra i Paesi Ocse. Le più brave sono le studentesse del Nord Est

MILANO – Orecchie da somaro per gli studenti italiani. Il livello culturale dei ragazzi è sempre più preoccupanti. E’ quanto emerge dai dati del Pisa, acronimo di Programme for International Student Assessment, un’indagine internazionale promossa dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che coinvolge decine di Paesi. La ricerca misura la preparazione dei quindicenni di 79 Stati, di cui 37 appartenenti all’Ocse, sottoponendoli a test della stessa difficoltà. In l’Italia hanno partecipato 11.785 ragazzi appartenenti a 550 scuole. Ogni anno viene dato spazio a un settore in particolare, quest’anno al centro c’era la lettura, cioè la capacità di comprendere un testo, di valutarlo e di utilizzarlo per raggiungere un obiettivo. E proprio in questo campo gli italiani hanno fallito.

Flop in lettura

Gli studenti italiani in lettura hanno ottenuto un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse di più di dieci punti (487), e collocandosi tra il 23esimo e il 29esimo posto tra i paesi dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Punteggi simili per Svizzera, Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele. Molto meglio le province cinesi di Beijing, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang e Singapore che ottengono un punteggio medio superiore a quello di tutti i Paesi che hanno partecipato al rapporto.

Divario Nord-Sud

I dati mostrano profonde differenze tra gli studenti del Nord e quelli del Sud: i rafazi del Nord Ovest totalizzano 498, quelli del Nord Est 501. Quelli del Centro ottengono lo stesso punteggio di quelli del Nord Ovest. I quindicenni che vivono al Sud presentano le maggiori difficoltà (punteggio 453), con un picco negativo sulle isole (439). I ragazzi dei Licei ottengono i risultati migliori (521), poi ci sono gli Istituti tecnici (458) e gli Istituti professionali (395). Le studentesse superano mediamente di 25 punti i loro compagni di classe.

L’Italia peggiora anche nelle materie scientifiche

Il primo ciclo dell’indagine si è svolto nel 2000, i dati pubblicati si riferiscono al rapporto del 2018, che è stato il settimo ciclo. Rispetto al 2012 gli studenti italiani hanno perso 13 punti. Ma non è la sola lettura a preoccupare. Il punteggio per le materie scientifiche è ben 21 punti sotto alla media dell’Ocse. Nel corso degli anni le prestazioni dei nostri studenti sono andate peggiorando anche in questo campo.

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