Libia, il governo proclama lo stato di emergenza

L'allarme: "Si vuole interrompere il processo di stabilizzazione del Paese"

Libia, migranti in fuga
AFP/LAPRESSE

TRIPOLI – Tensione alle stelle in Libia. Il consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj ha proclamato lo stato di emergenza. Una decisione, quella presa dal governo, giunta dopo la notizia di scontri tra milizie nei pressi della Capitale. C’è il rischio di Colpo di Stato.

Nel mirino c’è l’aeroporto

Il governo di unità nazionale avrebbe preso la decisione (motivata con la “protezione dei cittadini e della sicurezza”) di proclamare lo stato di emergenza dopo essere stato informato che sarebbero in corso scontri armati sulla strada che conduce all’aeroporto e che a guidare i ribelli ci sarebbe la Settima Brigata. I miliziani stanno avanzando verso la Capitale da sud.

Il grido d’allarme del governo libico

Secondo il governo, l’obiettivo dei combattenti sarebbe quello di “interrompere il processo pacifico di transizione politica e di stabilizzazione del Paese”, secondo la nota del consiglio presidenziale. Il governo ha invitato poi tutte le componenti a rispettare la tregua sottoscritta.

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