Milano, 11 ago. (LaPresse) – “Riteniamo che l’ambasciatore italiano” Giuseppe Perrone “non sia più gradito alla maggioranza dei cittadini libici e che la politica dell’Italia nei confronti della Libia necessiti di radicali riforma e cambiamento. Ciò sulla base del pieno e letterale rispetto dell’accordo di amicizia con la Libia”. Così il generale libico Khalifa Haftar, in un’intervista al giornale online Al-Marsad, pubblicata sul sito web. Haftar prosegue: “Le dichiarazioni fatte dall’ambasciatore italiano”, secondo cui il Paese nordafricano dovrebbe affrontare le elezioni presidenziali previste entro la fine dell’anno solo con una solida base costituzionale e con un’adeguata situazione di sicurezza. Frasi interpretate come propense a un rinvio della data. “Sono una chiara provocazione al popolo libico e una palese interferenza negli affari interni”.
le parole
Secondo Haftar, “i libici hanno espresso il loro rifiuto verso queste dichiarazioni e hanno affermato il loro impegno per tenere le elezioni a dicembre. Questo come unica via per uscire dalla crisi attuale. Qualsiasi tentativo di impedire le elezioni è inteso per prolungare la crisi, il protratto stato di divisione e caos e l’aumento delle sofferenze per i libici”. Inoltre, il generale della Cirenaica aggiunge: “Né l’ambasciatore italiano, né qualsiasi altro ufficiale, hanno il diritto di interferire in questa materia. Questo appartiene solo ai libici”.