Leggere rispettando l’ambiente. Negli ultimi anni ai libri tradizionali si è affiancata l’alternativa degli e-book, volumi in formato elettronico o digitale consultabili su computer, tablet, smartphone o su dispositivi appositi. In un primo momento quella dei libri digitali è sembrata un’ottima soluzione ecologica in quanto grazie ad essi si abbatte il consumo della carta, indispensabile per realizzare i volumi tradizionali. Una volta acquistato l’e-book, infatti, possiamo comprare i testi che vogliamo in formato digitale: niente più carta né ingombri in casa. Ma questa innovazione è davvero ecologica? Vediamo che impatto ambientale hanno i due sistemi di lettura.
Per una tonnellata di carta servono 24 alberi
In media servono 24 alberi per produrre una tonnellata di carta, che corrisponde a 40 cartoni con 10 risme ovvero blocchi da 500 fogli di carta ciascuno. Nel processo di produzione che serve ad ottenere la carta non si impiega soltanto la cellulosa, ma anche moltissima acqua. Per questa ragione è fondamentale migliorare il recupero della carta nella filiera della raccolta dei rifiuti. Secondo alcune stime con una tonnellata di carta proveniente dai giornali si possono salvare 15 alberi mentre con 100 fogli di carta tradizionale si ottengono 90 fogli di carta riciclata. In un anno si stampano circa un milione di nuovi titoli, e solo per la carta che serve per realizzarli se ne vanno 175 milioni di alberi.
E-book: il problema è lo smaltimento
Volendo fare una stima approssimativa per produrre un e-book mediamente si immettono nell’atmosfera 120 chili di anidride carbonica, per realizzare un libro di carta, in media si producono 4 chili di CO2. Quindi in termini di emissioni 30 libri equivalgono a un e-book. Ma dobbiamo tenere conto anche dei costi ambientali relativi all’alimentazione e allo smaltimento. Ogni ora di lettura sul nostro lettore produce più di un grammo di CO2, un costo molto alto per il nostro pianeta. Inoltre i dispositivi elettrici ed elettronici, alla fine della loro vita, vanno smaltiti tra i RAEE, mentre i libri finiscono nel più ecologico ciclo dello smaltimento della carta e possono essere anche riciclati. Che fare? Nel 2010 un report pubblicato sul New York Times ha stimato che produrre un e-book, includendo anche gli effetti dei cambiamenti climatici, corrisponde alla produzione di circa 100 libri. Insomma tutto dipende da quanto leggiamo.
La soluzione migliore: biblioteche e mercatini
Due sono le soluzioni ottimali in termini ambientali: la prima è senza dubbio prendere in prestito i volumi dalla biblioteca. In questo modo non accumuleremo testi in casa e quello stesso libro potrà essere consultato infinite volte. Un’altra soluzione è comprare libri ai mercatini dell’usato: si tratta di testi ‘di seconda mano’ quindi scegliendo loro dimezzeremo di fatto l’impatto ecologico della nostra lettura.