Licciardi sopraffatti dai colonnelli. La Cupola: rispettare la gerarchia

NAPOLI – Il quartiere Secondigliano è in fibrillazione. I Licciardi nel caos: saltate le gerarchie. E per la prima volta devono affrontare lo strapotere dei ‘colonnelli’, che hanno assunto quasi il ruolo di boss, dopo gli arresti dei capi. In poco tempo sono usciti di scena persone, che gli inquirenti indicano ai vertici, come Paolo Abbatiello e Maria Licciardi. Così i luogotenenti hanno fatto un passo avanti (forse due) e accentrato quasi tutto il potere della famiglia Licciardi. Nelle loro mani. E questo non va giù ai boss della Masseria Cardone.

La vecchia guardia

Dopo le recenti scarcerazioni di uomini fidatissimi, la vecchia guardia ha deciso di ristabilire gli equilibri interni. Costi quel che costi. Ha convocato un summit ai massimi livelli. Il piano: vuole una ristrutturazione delle cosca, per riportare il quartier generale alla Masseria Cardone. Serve ristabilire l’ordine per grado e famiglia: ognuno ha il suo ruolo e dunque deve rispettare la catena di comando. Non si tratta di insurrezione dei subordinati. Ma di autonomia non concessa: i sottoposti hanno assunto quasi un profilo di capo (in alcune circostanze), prendendo decisioni, senza consultare i vertici. Molti ras oggi sono detenuti, ma la gerarchia va comunque rispettata. Almeno così la pensano i capi.

Il riassetto

Insomma il potere deve essere riportato nella Masseria Cardone. E in fretta. E’ in corso un riassetto. Gli inquirenti non escludono che possano variare molte posizioni di comando: una sorta di turn over, pilotato dalla cupola. La situazione più tesa al momento è al rione Don Guanella, dove i colonnelli sono diventati a tratti ingestibili. Ed è un presidio importante per i Licciardi, che non può essere lasciato a terzi.
Di certo è una operazione traumatica, che potrebbe portare malcontento. E questo preoccupa non poco le forze dell’ordine: chi deve lasciare il potere, non lo fa mai di buon grado. Militari e poliziotti hanno elevato al massimo il livello di allerta nell’area nord della città. Non solo. Gli altri grandi cartelli potrebbero approfittarne. Come gli Scissionisti, che hanno già colonizzano Scampia, Melito, Mugnano e Marano. La tensione potrebbe salire in poche ore.

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