Livorno (LaPresse) – La polizia sta eseguendo, su ordine del Procuratore della Repubblica di Livorno, l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Nei confronti di un ex coordinatore della Protezione Civile del Comune di Livorno e di un imprenditore locale. Nonché di una misura interdittiva del divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza. Anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese. Per il periodo di un anno, a carico di un rappresentante commerciale di una società di Roma. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno. A seguito delle indagini dirette dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile di Livorno. I reati contestati sono turbativa d’asta e truffa ai danni dello Stato. I dettagli dell’operazione verranno spiegati in Questura di Livorno alle ore 10.30.
Arrestati due sindaci per una truffa creata per impianti sciistici
Sono finiti agli arresti domiciliari i sindaci di Foppolo e Valleve, nel Bergamasco. Sono accusati di associazione a delinquere. Finalizzata alla truffa aggravata per ottenere finanziamenti pubblici, turbativa d’asta e bancarotta fraudolenta. Giuseppe Berera, 49 anni, sindaco di Foppolo, è ritenuto il promotore dell’attività criminale. Mentre Santo Cattaneo, 67, primo cittadino di Valleve, è definito il suo “braccio destro” nell’ordinanza del gip Bianca Maria Bianchi. Entrambi sono ex amministratori della Brembo Super Ski. Secondo gli inquirenti, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Bergamo, Gianluigi Dettori, i due sindaci avrebbero architettato un piano criminoso. Per truccare appalti e ottenere fondi pubblici ai danni di Regione Lombardia. Gli amministratori avrebbero così prodotto falsi rendiconti di spese e investimenti per circa 16 milioni e mezzo di euro. In modo da ottenere contributi regionali indebiti per oltre 3 milioni di euro.