Lottizzazione abusiva, condannato il fratello dell’ex senatrice Capacchione

CASERTA – Condanna in primo grado per l’imprenditore Salvatore Capacchione, fratello dell’ex senatrice dem Rosaria (estranea all’inchiesta).  Il costruttore, rappresentato dall’avvocato Bernardino Lombardi, ha incassato un anno di reclusione (pena sospesa). Ad innescare il verdetto l’inchiesta su un presunto permesso a costruire illegittimo nella zona ex Saint Goabain, condotta dai carabinieri del Reparto operativo di Caserta, guidato dal tenente colonnello Nicola Mirante. L’indagine, coordinata dal pm Alessandro Di Vico, ha trascinato a processo anche Carmine Sorbo, ex dirigente del comune, difeso dal legale Genny Iannotti, e il tecnico Amato Folco. Per il primo stesso verdetto deciso per Capacchione: un anno di reclusione. Per il secondo, invece, venticinque giorni di arresto e 25mila euro di ammenda (anche in questo caso pena sospesa). Il dispositivo di sentenza, ieri pomeriggio, nonostante l’emergenza Covid-19, è stata letta dal collegio C, presieduto dal giudice Roberto Donatiello, della prima sezione penale del tribunale di S. Maria Capua Vetere. I togati hanno disposto anche la confisca delle strutture sottoposte in sequestro. I tre imputati rispondono a vario titolo di lottizzazione abusiva e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa il permesso, oggetto dell’indagine, autorizzava la società Planta Global srl a realizzare un intervento di edilizia convenzionata nell’ex area Saint Gobain a Caserta. Sarebbero dovuti sorgere 4 edificio per un totale di oltre 300 appartamenti, oltre a negozi, uffici e parcheggi. Questo permesso, stando alla tesi degli inquirenti, era stato rilasciato a Capacchione in violazione del il Piano regolatore comunale e del Piano di Sviluppo industriale. Le motivazioni che hanno spinto i togati a condannare i tre saranno rese note entro 90 giorni.

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