LOCRI – Sarà una città chiusa quella si appresta ad ospitare il processo a Domenico Lucano, ex sindaco di Riace. Strade off limits durante l’udienza con già un dato certo: Lucano non può ancora tornare nella sua città. Lo ha stabilito il tribunale di Locri che ha rigettato l’istanza formulata dagli avvocati Antonio Mazzone e Andrea D’Aqua che avevano chiesto la revoca della misura cautelare.
Resta il divieto di dimora a Riace per Domenico Lucano
Sembrava dovesse essere questo l’epilogo (momentaneo) della vicenda ma dai giudici e arrivato parere contrario. La difesa di Lucano dava per scontata la revoca del divieto di dimora ma le motivazioni dei magistrati non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. Hanno infatti parlato di un “pericolo attuale e concreto” di reiterare i reati per i quali è stato accusato e di “un sindaco che abusa costantemente del suo ruolo e della sua funzione”. Secondo la procura di Locri, Lucano è accusato di alcune irregolarità nella gestione dei fondi per l’accoglienza ma il divieto di dimora che lo ha raggiunto riguarda i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alcune presunte irregolarità nell’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti. Accuse che sono legate alla funzione di sindaco e che faranno restare ferme le carte in tavola fino alla pronuncia della Cassazione. Intanto stamattina inizierà il processo a Locri con Lucano che sarà in aula sul banco degli imputati.
Previste manifestazioni di solidarietà durante il processo
All’esterno, invece, prevista una manifestazione di solidarietà organizzata dal ‘Comitato 11 giugno’. Tantissime le attività a sostegno dell’ex primo cittadino di Riace. Si prevede infatti che saranno centinaia i presenti che vorranno far sentire il proprio calore e la propria vicinanza allo stesso Lucano. Anche se, per ragioni di sicurezza, l’attuale primo cittadino Giovanni Calabrese, con apposita ordinanza ha interdetto la sosta e il transito nelle principali vie cittadine: “Tutta la zona del palazzo di giustizia – ha scritto il sindaco – sarà per ovvi motivi, off-limits”.
