Lucca, un detenuto muore in cella: la procura apre inchiesta

A scoprire la morte del 55enne, la mattina del 26 dicembre scorso, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria

carcere

Lucca – Il pubblico ministero della procura di Lucca, Antonio Mariotti, ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte in cella di un 55enne lucchese che era detenuto nel carcere San Giorgio per reati contro il patrimonio. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. A scoprire la morte del 55enne, la mattina del 26 dicembre scorso, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria. Da quanto si apprende, l’uomo da tempo era affetto da una malattia cronica. Il suo legale, per tre volte da gennaio, proprio a causa delle precarie condizioni di salute del suo cliente, aveva fatto richiesta di trasferimento del 55enne ai domiciliari.

Adesso la procura lucchese vuole capire quali siano le cause reali della morte dell’uomo e accertare se ci siano eventuali responsabilità da parte del personale del penitenziario. Nel carcere di Lucca, non appena si è diffusa la notizia del cadavere trovato in cella, è scoppiata una protesta dei detenuti, in particolare quelli della terza sezione.

Due anni fa un altro detenuto morì in cella inalando gas

Un detenuto del carcere di Lucca sarebbe morto in cella inalando gas. La notizia arriva dal Sappe, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Per suicidarsi l’uomo avrebbe utilizzato la bomboletta che i detenuti, legittimamente, posseggono per riscaldare cibi e bevande.

(LaPresse)

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