M5S, Dibba torna e si schiera con Di Maio: boccata d’ossigeno per il capo politico

Foto Vincenzo Livieri / LaPresse in foto Alessandro Di Battista

ROMA – Il Dibba è tornato. Senza apparire, evitando di prendersi la scena, ma Alessandro Di Battista ha voluto far sapere al popolo Cinquestelle che c’è, e sta con il capo politico. Per Luigi Di Maio è una boccata d’ossigeno in un momento di fortissima difficoltà, braccato da rabbia e insoddisfazione dei gruppi parlamentari e da un dialogo con gli alleati di governo che non accenna affatto a decollare, nonostante Beppe Grillo gli abbia chiaramente indicato che la strada da seguire è quella di costruire il futuro con la sinistra.

Il Mes è il punto più delicato di questa nuova avventura di governo, perché da giorni le truppe lo hanno avvisato che sul fondo ‘Salva-Stati’ la logica del ‘salvaguardare il governo’ stavolta non attacca. Un messaggio recepito forte e chiaro dal ministro degli Esteri, che infatti ha alzato la voce con Pd e Italia viva, ottenendo che il negoziato verrà condotto in una ‘logica di pacchetto’ con l’unione bancaria e l’assicurazione sui depositi. Altrimenti rischia di saltare tutto.

Ecco perché il ritorno del ‘pasionario’ pentastellato arriva proprio al momento giusto, per rafforzare la posizione del leader proprio nel momento in cui appare più debole e sotto tiro dalla base e dai suoi stessi portavoce. Dibba, ovviamente, raccoglie gli umori più profondi del popolo Cinquestelle, quelli della cosiddetta ‘pancia’, ma con le sue mosse (un’intervista al ‘Fatto quotidiano’ e i commenti strategici ai post di Di Maio) li appoggia accanto al capo politico. La vera sfida sarà capire se Di Battista riuscirà a convincere anche i più critici che la linea scelta è quella giusta, e che mandare a gambe all’aria adesso il governo sarebbe un azzardo.

Intanto, sul fronte interno si accendono i motori per la scelta della nuova squadra di ‘governo’ del Movimento. Sono aperte, infatti, le candidature per le figure dei sei nuovi facilitatori nazionali divisi in aree tematiche: formazione e personale, comunicazione, attivismo locale, campagne elettorali, supporto enti locali amministrati dal Cinquestelle e coordinamento e affari interni.

Entro il mese di dicembre Di Maio vuole avere il ‘team del futuro’ al completo. Mentre restano in alto mare le trattative per la scelta del nuovo capogruppo alla Camera, confermando che le divisioni nella pattuglia 5stelle sono aumentate fino quasi alla linea di allarme. Ma anche su questo l’effetto Dibba difficilmente potrà incidere. (LaPresse)

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