NAPOLI – Il M5S non ci sta ad essere considerato un partito marginale all’interno della coalizione giallorossa, anzi. Se i piddini pensano di poter essere il perno del centrosinistra, i grillini sono convinti che a Napoli saranno il partito più votato. Che sia un modo per riscattarsi del fatto che in altre città importanti come Caserta e Benevento non saranno presenti? A parlarne con Cronache è il deputato 5 Stelle Luigi Iovino.
Onorevole, pochi giorni al voto. Il M5S non è riuscito a presentare liste a Caserta e Benevento, mentre a Napoli e Salerno si è spaccato tanto che i ‘dissidenti, ancora iscritti al Movimento, sostengono candidati sindaco alternativi. Sembra che abbiate non solo problemi di radicamento territoriale, ma anche di unità e visione comune, è così?
Non è così. Non c’è nessuna spaccatura, né è venuto mai a mancare il radicamento sui territori. Il nostro modo di interpretare la politica ci impone rispetto dei cittadini e coerenza. Non presenteremo mai una lista a tutti i costi, se non ci sono le condizioni e se non abbiamo individuato i migliori interpreti per dare attuazione a un progetto di vero rilancio. Ma questo non vuol dire che non continueremo a fare politica attiva sui territori, come abbiamo sempre fatto, dando voce ai cittadini e alle loro istanze. Allo stesso modo, se ci sono comuni nei quali non ci siamo presentati in alleanza con le altre forze progressiste cui siamo alleati altrove, vuol, dire che non è stata raggiunta un’intesa attorno a un progetto unitario.
La senatrice Nugnes ha definito l’alleanza giallorossa, un’alleanza di centro. Il M5S si propone di fare da ago della bilancia, spostandosi a volte a sinistra e altre a destra, o avete ambizioni più alte?
A Napoli, in queste settimane di campagna elettorale, abbiamo respirato un enorme entusiasmo verso Giuseppe Conte e il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Credo che possiamo confermarci ancora una volta come prima forza politica in città. Ad oggi la nostra più grande ambizione è quella di realizzare un programma condiviso con i cittadini che punti a un vero e concreto rilancio dei territori. Il nostro unico obiettivo è salvare Napoli da un debito che ne tiene bloccata la crescita da oltre un decennio, rilanciarla e darle il posto che merita tra le grandi capitali europee. Non ci stancheremo mai di ribadire che la nostra forza politica non è né di destra né di sinistra, ma che è nata per contaminare al meglio i partiti tradizionali, perché l’interesse della collettività prevalga una volta per tutte sulla sete di poltrone. Se abbiamo conseguito risultati notevoli in questi anni è perché abbiamo indotto gli altri a votare a favore dei nostri provvedimenti, a partire dal reddito di cittadinanza che ha tolto dalla fame centinaia di migliaia di famiglie.
Non sono mancate polemiche rispetto all’inserimento nelle vostre liste degli ex assessori di de Magistris, Borriello e Menna che sono stati in carica fino a pochi giorni prima della presentazione delle liste. Laddove venissero rieletti a discapito dei grillini della prima ora non sarebbe una sconfitta?
La vera sconfitta sarebbe quella di non riuscire a conseguire i punti di programma che ci siamo prefissati e a cui abbiamo lavorato d’intesa con le forze con cui siamo in coalizione. Non è una competizione tra liste, ma siamo tutti impegnati per tirare la volata a Gaetano Manfredi, che sta dimostrando in queste settimane di campagna elettorale che abbiamo puntato su una persona seria, onesta e di grande competenza che sarà in grado di tirare Napoli fuori dalle sabbie mobili.
Che clima respira negli altri Comuni al voto? Dove non siete presenti l’ordine di scuderia è votare per chi?
Non c’è mai stato alcun ordine di scuderia nel Movimento 5 Stelle. Sappiamo bene che i nostri attivisti sono quelli che più di ogni altro conoscono il territorio e le sue criticità, così come conoscono bene chi si è candidato per rappresentarli.