Tensione nel Vibonese: chiede di portare la statua della Madonna della Neve, viene tacciato di essere un boss della ‘ndrangheta e respinto

Il Comitato promotore della processione ha bloccato il rito dopo la richiesta del 59enne, necessario l'intervento dei militari

Madonna della Neve

ZUNGRI – Mentre la Madonna della Neve veniva portata in processione, a conclusione della festività a lei dedicata, un 59enne chiedeva di poter portare la statua. Ma qualcosa non va. “E’ un boss della ‘ndrangheta”. Di questa accusa è stato tacciato Giuseppe Accorinti. Dopo una discussione, l’uomo si è allontanato di sua spontanea volontà e la processione è stata portata a termine.

Chiede di portare la statua della Madonna, presunto boss della ‘ndrangheta viene respinto

Il rito era già iniziato a Zungri, nel Vibonese. Quando un 59enne chiede – con modi bruschi, secondo le testimonianze – di poter entrare a far parte della squadra deputata a trasportare la statua della Madonna della Neve. Il Comitato promotore dei festeggiamenti, però, si è opposto. Il motivo? Secondo gli organizzatori, Giuseppe Accorinti sarebbe legato alla ‘ndrangheta del posto. Ne è nata una discussione, per la quale è stato necessario l’intervento dei carabinieri del posto. I militari, per timori di disordini, hanno chiesto rinforzi anche ai colleghi della Compagnia di Tropea. Ma l’uomo, dopo un po’, si è allontanato volontariamente. A quel punto, gli uomini della Benemerita hanno dato il via libera affinché la processione potesse terminare.

Il nuovo regolamento anti-mafia voluto dal vescovo

Nel 2015, il vescovo di Mileto, monsignor Luigi Renzo, varò un nuovo regolamento sulle processioni. E in particolar modo per la scelta dei portatori delle statue. Troppo spesso, in passato, assegnato alle famiglie mafiose che ‘consacravano’ le nuove leve attraverso un gesto simbolico. Un modo per affermare il loro ruolo su quel territorio. Da tre anni, però, il regolamento prevede che i portatori vengano estratti a sorte. “Quanto accaduto è certamente un fatto increscioso – ha commentato Renzo – Si è verificata qualche falla nello svolgimento della manifestazione. Purtroppo, accade a volte che circostanze di questo tipo non possano essere previste, ma nel momento in cui si verificano è necessario intervenire con risolutezza, come è avvenuto in questa occasione”.

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