Bari (LaPresse) – Operazione antimafia dei carabinieri contro i clan baresi: oltre 100 le persone arrestate. I carabinieri del ros stanno eseguendo, in Bari e altre località del territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 104 affiliati ai clan Mercante-Diomede e Capriati. L’indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla direzione distrettuale di Bari, ha documentato i rituali di affiliazione, la disponibilità di armi anche da guerra (kalashnikov) e i rapporti con esponenti della società foggiana e della Sacra Corona unita di Lecce.
Tra gli arrestati, quale partecipe del clan Mercante-Diomede, anche un imprenditore nel settore della sicurezza privata. E’ da anni membro del consiglio direttivo della Fai, associazione antiracket ed antiusura Puglia. Alle 11 odierne, presso il comando legione carabinieri di Bari, si terrà una conferenza stampa. Parteciperanno, naturalmente, il procuratore nazionale antimafia ed il procuratore della repubblica di Bari. Ed anche il comandante del Ros.
Il 16 maggio è tornato in carcere un esponente del clan Padovano
Torna in carcere Roberto Parlangeli, elemento di spicco della Sacra Corona Unita, membro del clan dei ‘Padovano’ operante a Gallipoli (Lecce) e nei comuni limitrofi. L’uomo, già ai domiciliari, è stato arrestato dai carabinieri di Gallipoli. E’ stato, dunque, portato nella casa circondariale di Lecce. Lì deve scontare la pena di otto anni, cinque mesi e ventisette giorni per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e rapina aggravata. Parlangeli, classe 1977, è il genero di Salvatore Padovano, assassinato a Gallipoli nel 2008.