Milano (LaPresse) – Il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Como ed il Centro operativo di Milano della Direzione investigativa antimafia hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal Tribunale di Como, su proposta del direttore della Dia. Nei confronti dei parenti eredi e dei soggetti interposti di C.C., nato a Napoli e residente in Como, deceduto nel gennaio del 2017. L’odierna attività scaturisce dalla sinergia operativa dei citati Organismi di polizia.
Per la magistratura l’uomo era entrato in possesso di beni con metodi connotati da intimidazione di tipo mafioso
Il provvedimento di sequestro è dunque finalizzato alla confisca. Deriva da pregressi approfondimenti investigativi. Condotti dai finanzieri nei confronti del predetto, caratterizzato da una pericolosità sociale ‘qualificata’. Avendo intrattenuto, nel tempo, rapporti con la criminalità organizzata – camorra e ‘ndrangheta. Ed essendo entrato in possesso di beni mobili e immobili con metodi connotati da intimidazione di tipo mafioso, o comunque volti a trarre profitto con mezzi non leciti.
Sulla scorta della proposta formulata dalla Dia, il tribunale ordinario di Como Sezione Penale – Misure di Prevenzione, ha emesso quindi specifico decreto. Disponendo il sequestro di 4 abitazioni. Per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. Tutti ubicati nel Comune di Como. E rientranti nella disponibilità del nucleo familiare del deceduto e/o di soggetti interposti. Il provvedimento è stato eseguito, congiuntamente, dal personale della guardia di finanza di Como e della Dia di Milano.