Maltempo, il Wwf: “Serve una conferenza nazionale sul cambiamento climatico”

È quanto chiede l'associazione visto il moltiplicarsi degli eventi metereologici estremi. Una tendenza che i climatologi avevano previsto come effetto del riscaldamento globale

©Elisabetta Loi/Lapresse

MILANO (LaPresse) “Il governo convochi con urgenza una conferenza nazionale sul cambiamento climatico. Coinvolgendo tutte le regioni e tutte le istituzioni interessate alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’adattamento. Vale a dire alla prevenzione, alla cura e alla messa in sicurezza del territorio”. È quanto chiede il Wwf, visto il moltiplicarsi degli eventi metereologici estremi. Una tendenza che i climatologi avevano previsto come effetto del riscaldamento globale.

Convocare una conferenza nazionale

“Gli effetti sono oggi sotto gli occhi di tutti e hanno provocato morte e devastazione su tutta la penisola, dalla Sicilia al Veneto dove, anche in questo fine settimana si sono registrate numerose vittime. Un dolore immenso che impone una reazione immediata e azioni concrete”, sottolinea l’associazione ambientalista.

“Non c’è altro tempo da perdere: è necessario varare il Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico. E, in quel quadro, predisporre al più presto un Piano nazionale per mettere in sicurezza il territorio”, conclude il Wwf.

Contrastare gli effetti del cambiamento climatico

“Proprio in questa fine d’anno, il Governo dovrà predisporre la prima bozza del Piano Nazionale Energia Clima, nel quale occorre dare avvio a un vero e proprio cambiamento sistemico in tutti i settori per la decarbonizzazione (zero ‘carbonio’) dell’economia”, ricorda il Wwf, secondo cui occorre anche stimolare obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi e stringenti a livello europeo e sollecitare un’accelerazione globale dell’azione sul clima già alla prossima Conferenza delle Parti in Polonia, a dicembre.

L’appello del Wwf

“Oggi è più che mai è evidente che va fatto di tutto per scongiurare gli effetti più disastrosi del cambiamento climatico, come è evidente che non siamo preparati ad affrontarli. Non si può continuare – insiste l’associazione -, così come la maggior parte dei governi ha fatto fino ad oggi, con un atteggiamento attendista e fatalista ma è necessario agire subito per tagliare le emissioni e fare di tutto per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Dare seguito all’accordo di Parigi oggi è più necessario che mai”.

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