Manovra, Bankitalia: “Si rischia un debito insostenibile, serve una strategia credibile”

Spingere sulla crescita potrebbe non bastare per mettere in sicurezza le finanze pubbliche

Marco Merlini / LaPresse

LECCO (AWE/LaPresse) -Bankitalia mette in guardia dai rischi della manovra. “Un aumento improduttivo del deficit finirebbe col peggiorare le prospettive delle finanze pubbliche. Alimentando i dubbi degli investitori e spingendo più in alto il premio per il rischio sui titoli di Stato. Il rapporto tra debito pubblico e Pil potrebbe rapidamente portarsi su una traiettoria insostenibile”. Nelle ore in cui si accende lo scontro politico sugli obiettivi, i costi e i vincoli della manovra di bilancio, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, mette in guardia sui rischi di una sottovalutazione del peso del debito italiano e sugli effetti di scelte poco attente all’equilibrio dei conti.

Il bilancio di Bankitalia

Una reazione negativa dei mercati a un’impennata del deficit porterebbe infatti a un rapido aumento del rapporto tra debito/Pil. E a “un impatto negativo sulla crescita economica esercitato dall’aumento dei tassi d’interesse e dalla crisi di fiducia”. Per evitare dunque scenari di questo tipo, spiega il numero uno di Bankitalia al convegno della Corte dei Conti di Varenna (Lecco), “è essenziale che gli obiettivi di bilancio siano e appaiano fortemente e credibilmente orientati alla stabilità finanziaria. E che le linee di riforma siano efficacemente indirizzate a una crescita sostenuta, e inclusiva, dell’economia”.

Non basta spingere sulla crescita, serve una strategia organica

Spingere la crescita potrebbe però non bastare per mettere in sicurezza le finanze pubbliche. Questo è il messaggio di Visco. Il Paese si muove ancora su un “sentiero stretto”. E puntare tutto su una sola ricetta – sia essa il taglio delle tasse, il rilancio delle opere pubbliche, una politica di sostegno al reddito – rischia di non essere sufficiente.

Occorre invece una “strategia organica”, di più ampio respiro, che tenga conto di tutti i bisogni più urgenti. Tra questi, Visco annovera la ricomposizione del bilancio pubblico verso gli impieghi più produttivi e il miglioramento dell’efficienza dell’amministrazione. Ma anche il rilancio delle infrastrutture, che in Italia “sono inadeguate o rischiano di diventarlo per carenza di manutenzione” e del capitale umano.

L’economia in Italia

Il nostro Paese “risulta agli ultimi posti tra i paesi sviluppati per le competenze della sua forza lavoro”, ricorda il numero uno di via Nazionale. E la spesa pubblica per l’istruzione è “molto più bassa che nella media dell’area dell’euro”. Usare cautela nel ricorso al deficit, non cedere a soluzioni che portano solo benefici temporanei, utilizzare al meglio le risorse disponibili per sostenere l’economia nel breve e nel più lungo termine. Sono dunque queste le ricette suggerite da Bankitalia Per fare sì che l’aumento della spesa possa essere coerente con la sostenibilità del debito.

di Simone Gorla

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