ROMA – “Manovra del popolo: FATTO!” Così il vicepremier Luigi Di Maio in un post su Facebook. “È la prima legge di bilancio scritta con il cuore e pensando agli italiani – prosegue -. Abbiamo ancora tanto da fare, ma la strada è quella giusta. Voglio dire grazie a tutti.”.
La manovra passa alla Camera, Di Maio esulta
Il ministro del Lavoro ha proseguito: “Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto in questi mesi. Grazie a tutti i nostri iscritti. Grazie a tutti i nostri attivisti. Grazie a tutti i nostri deputati e senatori che hanno tenuto duro fino alla fine. Grazie a tutti i ministri. Grazie al Presidente Conte. Grazie a tutti gli italiani, grazie alle persone che il 4 marzo hanno creduto in noi e che hanno reso possibile tutto questo. Se l’Italia ha iniziato oggi un percorso di cambiamento è anche merito di ognuno di voi. Viva l’Italia e viva il Movimento 5 Stelle. Il 2018 finisce bene e il 2019 può iniziare ancora meglio! Adesso qualche giorno di pausa… Ci vediamo prestissimo!”
Il premier Conte esalta la manovra del cambiamento
Anche il premier Giuseppe Conte esulta: “Il 2018 si chiude con la prima manovra economica del Governo del cambiamento. Una manovra frutto di scelte di politica economico-sociale ben precise orientate a redistribuire ricchezza e a puntare sugli investimenti. Il tutto rispettando appieno la volontà espressa dagli elettori. Finisce un anno, ma inizia la stagione del riscatto con più diritti, più crescita, più equità sociale e con al centro il lavoro. L’Italia è pronta a ripartire. E a tornare grande”. Così il presidente del Consiglio su Instagram.
La firma di Mattarella
In serata è poi giunta la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ratificato la legge finanziaria approvata in via definitiva alla Camera. Ha firmato la legge di bilancio per la promulgazione. La manovra, approvata in via definitiva questo pomeriggio alla Camera, attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il termine ultimo era quello del 31 dicembre, cioè domani, per evitare l’esercizio provvisorio.