GAZA CITY (LaPresse/AFP) – Due militanti palestinesi del braccio armato del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) sono rimasti uccisi stamattina nella zona est della Striscia di Gaza in un’esplosione che pare sia stata accidentale. Lo riferisce il movimento stesso, che li ha identificati come Ayman al-Najjar di 26 anni e Muhannad Hamuda di 24 anni. Entrambi erano di Janalia, nel nord della Striscia.
Le due vittime si preparavano a lanciare un razzo contro Israele
Secondo alcuni residenti, i due si stavano preparando a lanciare un razzo contro Israele. Sono morti “compiendo il loro dovere di combattenti”, ha annunciato il Fronte. L’organizzazione della sinistra storica palestinese, che dice di ispirarsi al marxismo-leninismo. Fonti mediche palestinesi avevano riferito inizialmente che erano morti in un raid di Israele. Ma l’esercito israeliano ha smentito questa versione.
Il secolare conflitto in Medio Oriente
Il Fplp, che negli anni ’60 e ’70 ha compiuto anche dirottamenti aerei, è considerato un’organizzazione terroristica da Israele, Usa e Ue. Sono almeno 157 i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dal 30 marzo. Data di inizio delle manifestazioni contro l’embargo israeliano nella Striscia, che va avanti da 10 anni. Lo scopo è rivendicare il diritto al ritorno dei palestinesi fuggiti o cacciati dalle loro terre alla fondazione dello Stato di Israele nel 1948.