Mafia, Nistri: “Il ricordo di Chinnici è una testimonianza per il futuro”

Sono trascorsi ormai 35 anni dalla strage di via Pipitone

in foto il comandante generale dell'Arma Giovanni Nistri

PALERMO (LaPresse) – Il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri ha partecipato alla cerimonia per il 35esimo anniversario della strage. Quel giorno persero la vita il Giudice Rocco Chinnici, i Carabinieri di scorta, Maresciallo Ordinario Mario Trapassi e Appuntato Scelto Salvatore Bartolotta. E il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.

Nistri ricorda la strage di mafia

Nistri ha affettuosamente e calorosamente salutato i familiari delle vittime presenti. “I due carabinieri, vittime della strage di via Pipitone sono stati accomunati dalla coerenza con la scelta fatta quando avevano 20 anni. E che poi hanno portato avanti scegliendo di fare i carabinieri, e con la consapevolezza dei doveri derivanti da tale scelta”.

La commemorazione di Rocco Chinnici

Nistri ha anche ricordato che “commemorazione significa comunicare questa memoria e questo ricordo. Perché il ricordo possa essere come il testimone che si usa nelle staffette, dove ha senso solo se non cade e viene afferrato da altri che continuano la corsa. Il senso della commemorazione è proprio il senso del passaggio di questo testimone. Da chi ha fatto il proprio dovere a chi continuerà a farlo per rendere questi sacrifici un viatico per il futuro”. “L’uso migliore della vita – ha concluso – è di spenderla per qualcosa che duri più della vita stessa”.

La cerimonia si è conclusa con il concerto tenuto da giovani musicisti del conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. Alle ore 17:30, in Misilmeri, Piazza Rocco Chinnici, sarà deposta una corona d’alloro al cippo commemorativo.

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