La guerra in corso tra Israele e Hamas, che ha raggiunto il 118esimo giorno, continua a generare gravi preoccupazioni a livello internazionale. Gli Stati Uniti attribuiscono l’attacco contro i soldati americani in Giordania alla “Resistenza islamica in Iraq”, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) lancia un allarme sulla situazione nella Striscia di Gaza, dichiarando che la popolazione sta morendo di fame. Secondo l’Oms, la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli critici, con la popolazione che lotta per soddisfare le sue necessità alimentari di base. Nel frattempo, l’Onu ha dichiarato che il territorio palestinese è diventato inabitabile, evidenziando la drammaticità della situazione.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (Unrwa) di essere “totalmente infiltrata” da membri affiliati ad Hamas. Questa accusa è emersa dopo la scoperta di 12 dipendenti dell’Unrwa legati all’organizzazione terroristica. Nel contesto della crescente complessità della situazione, gli Stati Uniti stanno valutando il possibile riconoscimento dello Stato palestinese, segnalando una possibile svolta diplomatica nella regione. La tensione si estende anche al Mar Rosso, dove un missile lanciato dagli Houthi ha colpito una nave mercantile americana al largo delle coste dello Yemen. Questo incidente aggiunge ulteriori elementi di instabilità nella regione. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha riferito di intensi combattimenti a Khan Younis, sottolineando la gravità della situazione. I combattimenti si sono concentrati vicino agli ospedali Nasser e Al Amal, con segnalazioni di palestinesi in fuga nella città meridionale di Rafah, già sovraffollata e priva di un passaggio sicuro.