ROMA – “Non deluderemo gli italiani”: il commento a caldo di Giorgia Meloni a pochi minuti dalla vittoria delle elezioni. Era raggiante davanti alle telecamere la bionda leader di Fratelli d’Italia, ma nel contempo consapevole del duro lavoro che l’attende. Un’agenda che comincia a riempirsi di scadenza anche imminenti, come il Nadef, in vista della preparazione della prossima manovra economica. Ma con altri temi caldi come le pensioni, il reddito di cittadinanza e la regolamentazione di flussi migratori, che con il recedente governo hanno raggiunto livelli inaccettabili. E non ultimo il presidenzialismo, solo per citarne alcuni.
Il Toto-ministri
Vinte le elezioni, nel centrodestra parte la girandola del Toto-ministri. Da assegnare la guida di dicasteri di assoluta importanza per la vita del nuovo governo e per i rapporti con l’Ue, a cominciare da quello di Economia, Difesa, e per finire a quello di Giustizia e Esteri. Vari i nomi che circolano nei corridoi della politica: Panetta, Terzi, Tajani, Bernini e Renzulli e lo stesso Salvini. Così come per Stefani, Buongiorno o Nordio, e l’ambasciatore Giulio Terzi Sant’Agata. Solo supposizioni in quanto, secondo Donzelli, “sarebbe prematuro e irrispettoso fare nomi, una sgrammaticatura a cui non ci prestiamo”.
Costituzione bella ma...
In queste ora a parlare sono stati il responsabile dell’organizzazione del partito, Giovanni Donzelli e i capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Proprio quest’ultimo ha voluto sottolineare sul presidenzialismo che “si può provare a migliorare la Costituzione, tenendo conto che è bella ma che ha anche 70 anni di età”. Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha scritto su Twitter: “Siamo ansiosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un’Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L’Italia è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso”.