ANCONA – Fuggire da un luogo di guerra ed essere disposti a tutto pur di arrivare alla meta. È la storia di tanti migranti che abbandonano la terra di origine per cercare di lasciarsi alle spalle anni di sofferenza sperando in un futuro. Non tutti però riescono nel loro intento, altri nella fuga, spesso svolta in condizioni disumane, trovano come è noto la morte.
La prima ricostruzione
Ed è proprio quanto accaduto ad un migrante, rimasto schiacciato sotto a quel tir a cui si era probabilmente aggrappato per nascondersi e raggiungere l’Italia illegalmente. L’incidente è avvenuto tra via Flaminia e via Conca, dopo che quel mezzo pesante era sbarcato dalla nave che lo trasportava e aveva lasciato il porto di Ancona. Le forze dell’ordine che sono intervenute sul posto sono impegnate ora nella non semplice ricostruzione della vicenda che è avvolta da una serie infinita di punti interrogativi. Primo su tutti quello che riguarda l’identificazione della vittima. Per chiarire ogni dubbio sarà fondamentale rintracciare l’autoarticolato e il suo autista che ha proseguito la corsa impossibilitato probabilmente ad accorgersi di quanto accaduto.
Inutili i soccorsi
Il migrante, che sembrerebbe essere di origine afghana, è deceduto al pronto soccorso degli ‘Ospedali Riuniti’ di Ancona a causa delle gravissime ferite riportate per la caduta e il successivo inevitabile schiacciamento. I medici del 118 accorsi in suo aiuto si erano sin da subito resi conto della gravità della situazione e, nonostante i colleghi del nosocomio anconetano abbiano fatto di tutto per salvarlo, non hanno potuto evitare il tragico epilogo. La palla è già passata dunque nelle mani delle forze dell’ordine che dovranno chiarire anche eventuali responsabilità del camionista. Probabile, però, l’assoluta estraneità ai fatti di quest’ultimo considerando che la vittima potrebbe essersi aggrappata al mezzo pesante approfittando di una delle soste dello stesso in un’area dedicata.