Migranti, Civati attacca: “Lo sgombero del Baobab ritorsione per la manifestazione di sabato”

Il fondatore di Possibile arrabbiato per l'azione delle forze dell'ordine

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse - Roma Cronaca Operazione di Polizia alla tendopoli per i migranti allestita dal Centro Baobab nei pressi della Stazione Tiburtina

Roma (LaPresse) – “Grande preoccupazione e solidarietà ai volontari del Baobab colpiti dallo sgombero. Le Istituzioni che si sono disinteressate al problema dell’accoglienza, ora intervengono per sgomberare chi lo ha fatto con intenzioni umanitarie: è venuta meno la buona politica per lasciare spazio a prove muscolari. Così, ancora una volta, viene preso di mira chi cerca di fare buona accoglienza: tutto in linea con i contenuti del decreto Salvini. L’immagine più chiara delle politiche sbagliate di questo Paese”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, parlando dello sgombero del Baobab a Roma.

Il fondatore di Possibile arrabbiato per l’azione delle forze dell’ordine

“Sabato con il Baobab a Roma – aggiunge Civati – hanno manifestato decine di migliaia di persone. È stata una manifestazione contro il razzismo che contestava infatti le politiche del governo. La risposta è lo sgombero. Un atteggiamento che può essere definito quindi di ritorsione. Questa è l’Italia, oggi”.

È in corso a Roma lo sgombero del presidio di Baobab a piazzale Maslax, nei pressi della stazione Tiburtina. Lo segnala Baobab Experience su Twitter: “Ci sono circa 100 persone che ancora dormono in strada non ricollocate dal comune – scrivono – Raggiungeteci”. Da parte di tante figure della politica di sinistra sono arrivati poi messaggi di solidarietà.

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