Migranti, Leoluca Orlando in Germania annuncia la rete europea ‘Porto Sicuro

Oggi pomeriggio il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, parlerà insieme al capo della Chiesa Evangelica Tedesca, Heinrich Bedford-Strohm, e al sindaco di Düsseldorf Thomas Geisel, nella Westfalenhallen Arena

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane in foto Leoluca Orlando

MILANO (LaPresse) – Oggi pomeriggio il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, parlerà insieme al capo della Chiesa Evangelica Tedesca, Heinrich Bedford-Strohm, e al sindaco di Düsseldorf Thomas Geisel, nella Westfalenhallen Arena. Davanti a circa 12mila rappresentanti della convention nazionale dei laici evengelici tedeschi (Deutscher Evangelischer Kirchentag). Già all’inizio di giugno il sindaco Orlando aveva lanciato insieme al vescovo Bedford-Strohm ‘l’Appello di Palermo’ contro la criminalizzazione delle ong. “Il network europeo ‘Un porto sicuro’ costituisce un invito ad un impegno comune di tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani e il diritto alla vita. Di quanti intraprendono la traversata del Mediterraneo”, dichiara il sindaco Leoluca Orlando in un comunicato.

Le dure parole di Leoluca Orlando

“Perché noi sindaci? Perché coniugare azione e visione è il nostro lavoro quotidiano. Noi sindaci proteggiamo tutti i giorni chi vive nelle nostre città e chi vi giunge da altri paesi. Ci impegniamo per l’integrazione e l’inclusione contro ogni forma di emarginazione, ci impegniamo perché nessuno muoia di freddo, di fame e di sete – spiega Orlando -. Noi integriamo le persone. Promuoviamo lo spirito comunità! Siamo un porto sicuro! Ci rifiutiamo di fare o lasciare annegare brutalmente bambini, donne e uomini nel mare .Davanti alle porte della nostra città e al confine del nostro Continente!”. Conclude il sindaco di Palermo: “Quando si fanno delle leggi, come i decreti di sicurezza ora in vigore in Italia, questi diritti vengono nei fatti aboliti. Mentre muoiono persone nel Mediterraneo, chi tenta di salvare le loro vite viene privato di questo diritto/dovere o addirittura perseguito.

I profughi perdono il diritto di essere salvati, perdono il diritto di raggiungere un porto sicuro, perché i porti sono chiusi. Ma un porto chiuso non è più un porto”,

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