MILANO – È stato ritrovato il corpo di uno dei due ragazzi disabili caduti questa mattina mentre erano in bicicletta nel corso d’acqua a Robecco sul Naviglio, mentre l’altro resta ricoverato in ospedale, stazionario, ma non ancora fuori pericolo. I carabinieri hanno ricostruito le fasi dell’incidente: i due ragazzi disabili non erano in bici da soli, ma con due accompagnatori, che guidavano le due biciclette modificate sul davanti con un sedile per il trasporto dei due ragazzi.
La dinamica degli eventi
I due ragazzi, spiegano i carabinieri, probabilmente si sono agitati durante la pedalata e hanno fatto sbandare le due biciclette. Le bici si sono toccate tra loro e sono finite nell’acqua. I due accompagnatori sono riusciti a uscire perché erano dietro e, a differenza dei ragazzi disabili, non erano legati. Il problema per i due ragazzi disabili è stato, sottolineano i carabinieri, innanzitutto che erano davanti, e poi che erano legati.
Il recupero del corpo senza vita
Uno dei due è riuscito a uscire, è un 32enne di Lissone. L’altro, anche lui 32enne di Villasanta, non è riuscito a slegarsi ed è rimasto sott’acqua insieme alla bicicletta. Il corpo è stato recuperato poco distante dopo qualche ora.
(LaPresse)