No Tav pronti a una lotta durissima in Val Susa: l’unica soluzione è l’opzione zero

Una sorta di 'minitav' a cui anche il governo, e la parte pentastellata dell'esecutivo, sarebbe stata tentata di guardare

Foto LaPresse - Marco Alpozzi 08 Dicembre 2018 Torino, Italia Cronaca Corteo NoTav a Torino Nella foto: un momento della manifestazione Photo LaPresse - Marco Alpozzi December 08, 2018 Turin, Italy News NoTav demonstration in Turin In the pic: a moment of the event

MILANO – ‘A sarà düra’, recita il loro tradizionale slogan. I No Tav sono pronti a continuare la battaglia contro la Torino-Lione. E promettono: “Sarà una durissima lotta”.

Il No Tav propone l’opzione zero

La Val Susa torna dunque ad armarsi dopo che nelle ultime settimane si era parlato di un’ipotesi avanzata dal Comune di Venaus su un possibile tracciato alternativo della Tav. “L’unica opzione accettabile per il movimento No Tav resta l’opzione zero”, fa sapere il movimento che nei giorni scorsi ha riunito il coordinamento dei comitati. Manifestando la propria contrarietà al progetto che avrebbe comportanto interventi sulla linea storica e realizzazione di un tunnel parallelo a quello attualmente attivo. Con ingresso in alta Valle Susa e sbocco a Modane.

L’ipotesi minitav

Una sorta di ‘minitav’ a cui anche il governo, e la parte pentastellata dell’esecutivo, sarebbe stata tentata di guardare. Per questo, sottolineano i militanti, dato che il Comune di Venaus è amministrato da una maggioranza da sempre vicina alle posizioni contrarie all’alta velocità, a livello mediatico e politico si è avanzata l’ipotesi che il movimento no tav nel suo complesso sia disponibile a prendere in considerazione la possibilità di discutere la realizzazione dell’opera attraverso proposte di tracciati alternativi. Idea assolutamente bocciata dal coordinamento.

Le motivazioni del movimento

“Le motivazioni che hanno animato trent’anni di opposizione alla realizzazione del tav Torino-Lione restano attualissime e sempre di più supportate da dati ambientali, economici e tecnici”. Lo fa sapere il movimento ribadendo l’inutilità dell’opera, considerata “dannosissima per l’ambiente e la salute, estremamente costosa per le tasche dei cittadini. Portatrice di qualità di lavoro inaccettabile e in assoluto non determinante a risolvere problemi occupazionali, portatrice di valori sociali inaccettabili e basati su circolazione di merci che non ci sono e che comunque sarebbero trasportate dal nulla al nulla”.

Pronti a una dura lotta

Per i no Tav l’unica opzione accettabile resta l’opzione zero che dovrà essere accompagnata da una discussione “relativa all’eventuale adeguamento della attuale linea (assolutamente in grado di assorbire flussi di traffico anche di gran lunga superiore agli attuali) agli standards di sicurezza necessari a far transitare i convogli senza rischio per la salute dei cittadini e dei territori attraversati”. Qualsiasi altra opzione troverà il movimento pronto a continuare con determinazione e forza la propria azione di lotta.

(LaPresse)

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