Misure anti-Covid: divampano le proteste in Nuova Zelanda e in Canada

Camion e camper hanno praticamente bloccato tutte le strade della città neozelandese di Wellington nei pressi del Parlamento

Protesta in Canada ((Darryl Dyck/The Canadian Press via AP)

ROMA – Divampano le proteste in Nuova Zelanda e in Canada. Centinaia di autisti hanno occupato le strade con i loro mezzi per manifestare contro le misure sanitarie anti-covid adottate dai rispettivi governi al grido di “Ridateci la libertà” e “la coercizione non è assenso”

Nuova Zelanda

In Nuova Zelanda ieri camion e camper hanno praticamente bloccato tutte le strade nei pressi del Parlamento della città di Wellington. Il primo ministro Jacinda Ardern ha però rifiutato ogni trattativa con i no-vax sottolineando come “la maggioranza dei neozelandesi ha mostrato il proprio sostegno al programma di vaccinazione del governo. Il 96% è stato vaccinato – ha concluso – il che ci permette di vivere oggi con meno restrizioni grazie alla protezione che ci ha dato”.

Ottawa in crisi

In Canada, ad Ottawa, le proteste che durano dallo scorso 29 gennaio hanno messo in ginocchio l’intera città, con il primo cittadino costretto a dichiarare la “situazione fuori controllo”. Il motivo del malcontento dei camionisti va ricercato nell’obbligo vaccinale imposto per chi attraversa la frontiera con gli Usa, oltre alla richiesta di un allentamento delle misure coercitive. Momenti di tensione si sono verificati anche tra manifestanti e cittadini esausti dai clacson e gas di scarico degli autocarri.

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