
MOGADISCIO – Un inferno. Poco fa si è registrato un attentato nella sede del ministero del Lavoro. Ci sono morti e persone intrappolate all’interno dell’edificio. Stando a quando riportano i media somali, un commando avrebbe colpito prima con un’autobomba, poi avrebbe fatto irruzione nel ministero. L’attacco è stato rivendicato dagli estremisti islamici al-Shabaab. I vertici dell’organizzazione avrebbero già fatto sapere che è loro la firma sull’attacco.
L’irruzione dopo l’esplosione
Il sabato, in Somalia, è un giorno lavorativo di quelli a pieno regime. La sede del ministero era piena zeppa di funzionari. I terroristi hanno fatto esplodere un’autobomba davanti ai cancelli del palazzo, poi si sono mossi in massa e armi in pugno hanno seminato panico e morte. Sarebbero decine le persone finite a terra, ancora di più – è una prima stima – quelle prese in ostaggio.
Il conflitto a fuoco
Il capo della polizia della capitale, Mohamed Hussein, riferisce che è in corso un conflitto a fuoco tra gli agenti e i terroristi. Il gruppo al-Shabaab ha da anni una missione: creare uno stato islamico radicale in Somalia. I terroristi vogliono imporre una loro interpretazione della shaaria. Mogadisci è una tappa fissa della loro ‘crociata’.