Molestie, 4 donne accusano procuratore NY di aggressione: si dimette

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

New York (New York, Usa), 8 mag. (LaPresse/AFP) – Il procuratore generale di New York, Eric Scheiderman, strenuo oppositore di Donald Trump di cui ha sfidato davanti alla giustizia varie misure, Schneiderman è noto per la dura posizione presa nei confronti del produttore hollywoodiano Harvey Weinstein, accusato da decine di donne di violenze sessuali. Era stato proprio lui, nelle settimane scorse, ad avviare un’azione legale contro il produttore.

“Nelle ultime ore, gravi accuse che respingo con forza sono state fatte contro di me”, ha affermato Scheiderman. “Mentre quelle accuse sono scollegate dalla mia condotta professionale o dalle operazioni del mio ufficio, mi impediranno in modo concreto di guidare il lavoro dell’ufficio in questo momento critico. Quindi mi dimetto, con affetto alla chiusura degli uffici dell’8 maggio”, ha dichiarato. In precedenza, aveva diffuso una nota in cui negava di aver mai aggredito qualcuno, né di aver mai avuto rapporti sessuali non consensuali.

 A darne notizia è una inchiesta del New Yorker, che riporta le gravissime denunce delle donne. Michelle Manning Barish e Tanya Selvaratnam, due delle presunte vittime, hanno dichiarato che il procuratore avrebbe tentato di strangolarle e le avrebbe ripetutamente percosse. Altre due donne hanno poi rivelato in condizione di anonimato, di aver subito simili forme di violenza. Ferma la riposta del procuratore che ha negato ogni accusa («Non ho assaltato nessuno, non ho mai fatto sesso non consensuale, è una linea che non potrei oltrepassare»), ammettendo però di aver intrattenuto con le partner «giochi di ruolo e altre attività sessuali consensuali», ma specificando che in nessun caso si sarebbe trattato di violenza sessuale

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